C’è chi gioca, chi rimane fermo, chi tiene le porte chiuse. In Argentina pochi giorni dopo il clamoroso epilogo di campionato è partita la Copa de la Superliga: nuovo format, nuove regole, ma tante perplessità sul suo svolgimento.
Perché l’emergenza Coronavirus è ovviamente arrivata anche in Sudamerica, ma le misure prese dalle varie federazioni sono fortemente distanti tra loro. E così se la Conmebol ha sospeso Copa Libertadores e Copa Sudamericana, oltre che le partite di qualificazione a Qatar 2022 delle nazionali, i vari tornei nazionali vanno avanti a discrezione dei rispettivi capi federali: Colombia, Perù e Paraguay ad esempio hanno rinviato tutto, in Brasile invece seguono i campionati statali e in Argentina regna il caos.
La Copa de la Superliga è cominciata con il caso River Plate-Atlético Tucumán, che invece di essere la rivincita del clamoroso scivolone costato il titolo ai Millonarios si è trasformato in una sorta di delirio nazionale: il club ospite è arrivato al Monumental per giocare a porte chiuse, ma all’ultimo sono stati rispediti indietro perché la partita è stata rinviata. Già il River aveva giocato in Libertadores con il Binacional a porte chiuse, poi ha scelto di non correre rischi e non far scendere in campo i propri giocatori.
Molto strano quindi che non troppo distante da Núñez, ad Avellaneda, quindi comunque all’interno di Buenos Aires, si sia giocato il match tra Independiente e Vélez (1-0 il finale), una delle quattro partite che finora si sono disputate. Tutte tra l’altro della Zona A, che ci aiuta a capire anche la nuova struttura del torneo: non più un doppione della Copa Argentina, ma una sorta di replica del campionato del 2016, quello diviso in due zone con le prime due classificate che si affrontano in una final four.
La vittoria più importante è stata quella del Boca Juniors neo campione d’Argentina e vice campione in carica del torneo (perso in finale con il Tigre una stagione fa), che ha vinto nel silenzio di Mendoza per 4-1 contro il Godoy Cruz dando continuità a un periodo di grandi risultati. Da segnalare anche il 3-1 del San Lorenzo in casa del Patronato e lo 0-0 di Gimnasia-Banfield: in queste ore si giocheranno anche altre partite, ma l’evoluzione del torneo è tutta da verificare.
Perché ci si potrebbe fermare anche dopo una sola giornata giocata a metà, in attesa di capire come l’Argentina fronteggerà questo virus. Intanto però c’è chi gioca e chi si rifiuta, nel caos totale di una Copa de la Superliga partita con pessimi presupposti.
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