Le due big impegnate in questo turno di Copa Argentina all’interno della sosta nazionali hanno una cosa in comune: sia il Boca Juniors che l’Independiente hanno dovuto affrontare il match valido per i 32esimi di finale con un allenatore che potrebbe non sedere sulla panchina nel prossimo incontro.
Ibarra nel Boca è a forte rischio dopo il KO con l’Instituto e ha trovato una boccata d’ossigeno con la scontata vittoria sull’Olimpo della notte passata, ma non sa se la dirigenza al rientro di Riquelme dalla Spagna darà l’OK per proseguire con lui in panchina o se punterà su una figura esperta come quella del Tata Martino.
Nell’Independiente invece la panchina è stata già cambiata con l’esonero di Leonardo Stillitano, colpevole di una prima parte di campionato in cui nelle 8 partite disputate è stata vinta solo la gara inaugurale. Al suo posto l’erede designato sembra essere El Ruso Zielinski, ma l’ultimo match di Copa Argentina rischia di tardare la decisione.
Perché il Rojo, in campo contro il Ciudad de Bolívar, club del Torneo Federal A, ossia uno dei campionati di terza divisione, ha vinto giocando una partita senza rischi, fatto forse scontato vista la differenza di due categorie tra le squadre, ma non così comune in un torneo pazzo come la Copa Argentina che si gioca in gare secche in campo neutro. E in quel di La Plata, nello stadio Único ormai teatro fisso della competizione dopo l’emigrazione dell’Estudiantes verso il nuovo impianto di proprietà, il Jorge Luis Hirschi, l’Independiente, per l’occasione allenato dal DT della squadra riserve Monzón, ha vinto per 3-0 giocando per larghi tratti con un uomo in più.
El Moncho si è seduto sulla panchina conscio di essere una scelta transitoria in attesa dell’arrivo di Zielinski, ma si è giocato le sue carte provando a lasciare il dubbio alla dirigenza su una sua possibile permanenza: il primo impatto è stato ottimo tanto che c’è chi sta pensando per il momento di lasciargli la panchina ed evitare errori come quello del Vélez dello scorso anno che si è perso un ottimo DT come Vaccari per inseguire frettolosamente la scelta del Cacique Medina, poi rivelatosi un flop al Fortín.
Da segnalare l’ottima prova di Juanito Cazares, che ha trovato un super assist per Vallejo (probabilmente il secondo migliore in campo) e colpito un palo su punizione. Gli altri gol li hanno segnati gli attaccanti: prima l’eterno Cauteruccio, poi il classe 1999 Giménez con una gran girata. Nel prossimo turno, che chissà quando si giocherà vista l’organizzazione mai troppo chiara della Copa Argentina, è difficile immaginare che Monzón sarà ancora sulla panchina del Rojo, ma se dovesse tardare ancora l’ufficialità del novo allenatore allora sì che il Moncho con prestazioni così potrà giocarsi la sua permanenza.