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Copa Argentina: la vigilia della finale River-Rosario

In Argentina siamo al giorno della vigilia: archiviato ormai il post Superclasico i riflettori puntano tutti sulla Copa Argentina, giunta al suo atto conclusivo.

La coppa nazionale è stata istituita nel 2011/12 e giunge alla quinta edizione (sesta se consideriamo anche quella isolata del 1969). Finale unica in campo neutro: Cordoba sarà per il secondo anno consecutivo il teatro dove si assegnerà l’ultimo trofeo dell’anno, conteso tra River Plate e Rosario Central.

I Millionarios sono alla prima finale assoluta nel torneo: il cammino fino alla finale è stato netto seppur senza grossi ostacoli. La squadra di Gallardo deve smaltire l’umiliazione del 4-2 del Superclasico perso in rimonta in casa: in campo al Monumental sono scesi tutti i titolari che dovranno così giocare una seconda partita a distanza di soli tre giorni con il morale sotto i tacchi e una condizione fisica non brillantissima. Il dubbio principale è Leo Ponzio: il capitano ha avuto dei risentimenti muscolari ed è in ballottaggio con Ivan Rossi, di gran lunga il peggiore in campo nella sfida di domenica contro il Boca Juniors. Si fa affidamento alla coppia gol Driussi-Alario, la nota più positiva del 2016 millionario, una dupla offensiva che sarà sicuramente la chiave dell’incontro; presi in giornata il classe ’96 e l’ex Newell’s possono risultare letali contro qualsiasi difesa.

Il Rosario Central invece giunge per la terza volta consecutiva alla finale di Copa Argentina, dove non ha mai vinto: il Chacho Coudet a differenza del suo collega ha fatto riposare i migliori domenica scorsa nella gara persa 2-1 contro il Lanus, KO che ha portato sicuramente meno cicatrici rispetto a quello dei rivali di domani. Più dubbi di formazione per la sponda canalla che però potrà fare affidamento sui suoi giocatori copertina: Lo Celso e Teo Gutierrez. Per il fantasista mancino si tratta di una chance imperdibile, quella di fare bene in una sfida decisiva e dimostrare che il suo talento ha davanti a sé un futuro brillante; Teo invece è il grande ex di giornata, la sua fede per il River gli è costata l’espulsione alla Bombonera, è in una condizione fisica splendida e potrebbe riservare uno scherzo niente male alla sua vecchia squadra.

Il trofeo vale tantissimo sia perché non è mai stato vinto da nessuna delle due squadre sia perché garantisce quell’ultimo biglietto per la Copa Libertadores che nessuna delle due vuole farsi scappare. Il River Plate fuori dalla massima competizione sudamericana potrebbe già considerare fallimentare la sua stagione visto il campionato fin qui anonimo; il Rosario Central perderebbe una chance di rilanciarsi immediatamente dopo un anno di semi ridimensionamento.

Il Mario Alberto Kempes è pronto ad accogliere l’unica finale a gara secca d’Argentina: sarà il giorno del riscatto del River dopo il Superclasico o la fine del tabù Copa Argentina per il Rosario Central?

Simone Gamberini

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