Il Milan di Sergio Conceiçao si complica la vita e la qualificazione: 0-1 in casa del Feyenoord maturato al termine di una partita che conferma pregi e difetti di una squadra che non ha trovato neanche nel mercato la chiave giusta per aprire il nuovo corso. Anzi, il Milan a quattro stelle esce ridimensionato dalla trasferta olandese.
Sergio Conceiçao non ha ancora guarito il suo Milan, protagonista dell’ennesimo approccio sbagliato alla partita. Comprensibile, la rabbia del tecnico portoghese, che ha parlato non a caso di costanza e di mentalità. Al netto dell’errore di Maignan, che può anche capitare ma solleva più di qualche dubbio sulla continuità di rendimento di un portiere lontano anni luce dalla prima stagione rossonera, la squadra è andata in confusione lasciando campo e pallone agli olandesi per tutta la metà del primo tempo. Preoccupa che dopo aver sfiorato più volte il raddoppio, il Feyenoord non abbia mai evidenziato particolari problemi nel gestire il vantaggio e assorbire le iniziative, per la verità più sporadiche che efficaci, del Milan.
Gli olandesi hanno avuto anche l’occasione di rendere il vantaggio ancora più corposo. Finisce con il gol di Paixao che lascia in eredità una qualificazione tutta da giocare e largamente alla portata dei rossoneri, a patto di cambiare registro, modulo e atteggiamento. Non è accettabile, specialmente dopo i corposi interventi sul mercato, che la squadra rossonera sia ancora lenta, imprecisa, senza mordente e vada in confusione di fronte alle prime difficoltà.
Il Milan a quattro stelle è un esperimento rimandato. Anche perché il 4-2- fantasia che avrebbe dovuto caratterizzare il nuovo corso dei rossoneri, si è rivelato, almeno per il momento, un lusso insostenibile per una squadra che ha bisogno di corsa e sostanza. Tutti i giocatori offensivi hanno portato troppo il pallone, senza farlo girare con il giusto ritmo. L’unico a provare a prendersi qualche responsabilità è stato Leao, vittima però dei propri stessi tempi di gioco. Sempre uno in più. Facile, dunque, per gli olandesi, organizzare le preventive e chiudere gli spazi e ripartire in spazi aperti.
Lo 0-1 lascia aperta la porta della qualificazione, ma anche quella del cantiere rossonero. Lavori ancora in corso per Sergio Conceiçao che ha una settimana di tempo, compresa anche una partita da non sbagliare con l’Hellas Verona per analizzare tutto quello che non ha funzionato al De Kuip e trovare una soluzione alternativa. La sensazione è che non sarà per niente facile.
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