Comore-Camerun doveva essere il match d’esordio da commissario tecnico dei leoni indomabili di Clarence Seedorf, ma è finito per diventare una partita storica per i padroni di casa. Fino a dieci minuti dalla fine le Isole Comore stavano per compiere la più grande impresa calcistica della loro storia. Il gol di Stéphane Bahoken ha permesso al Camerun di rimettere in equilibrio il match sull’1-1, ma al fischio finale ha festeggiato soltanto l’intero stadio di casa. Più che stadio, un campo, con le ringhiere intorno al terreno di gioco e soltanto due tribune.
A Moroni, la capitale delle isole Comore, si è vissuto un pomeriggio di vera festa, a totale sorpresa contro una delle nazionali più blasonate dell’intera Africa. Era dallo 0-0 con il Ghana del 13 novembre 2015 che la squadra non riusciva a fare risultato contro una delle grandi del continente. Ce l’ha fatta quasi tre anni dopo contro i campioni d’Africa in carica, quel Camerun trionfatore nel febbraio 2017 in Gabon. Con tre svincolati in campo dal primo minuto, con un portiere (Ahamada, ex Tolosa) che ha terminato la gara con un muscolo probabilmente strappato.
L’eroe di giornata è stato El Fardou Ben Nabouhane, attaccante della Stella Rossa che sta vivendo un periodo di grazia: dopo aver segnato la doppietta al Salisburgo che ha portato il suo club in Champions, ora con un gol ha fatto sognare la sua nazionale, almeno per 80 minuti prima che Bahoken riportasse tutto alla normalità. E, di fatto, salvasse almeno parzialmente la faccia a Clarence Seedorf.
L’ex centrocampista del Milan doveva essere l’uomo di giornata, il più atteso, all’esordio da commissario tecnico (con Patrick Kluivert come assistente). La prima però è stata un flop totale, un pareggio contro una squadra che non è mai riuscita a qualificarsi per la Coppa d’Africa nella propria storia. Le Comore gli hanno rubato la scena, hanno legittimato il risultato con tante occasioni costruite in velocità e in ripartenza. Hanno provato a portarsi anche sul 2-0, alla fine hanno subito un 1-1 che, paradossalmente, sa quasi di beffa. Ma che rimane comunque un risultato storico.
Fino a ieri si era parlato del calcio nelle Comore soltanto per l’incredibile ultima giornata di campionato del 2017, con delle combine che avevano portato alla sospensione della federazione. Dopo oggi forse l’immagine di queste isole sperdute nell’oceano Indiano può essere diversa.