Come già accaduto con il Leicester del 2016, un incontro giocato a Stamford Bridge risulta decisivo per un titolo storico in Inghilterra. Allora il Chelsea fermò il Tottenham sul 2-2 regalando così l’ufficialità di un incredibile titolo alle Foxes di Claudio Ranieri, questa volta è invece una vittoria dei blues per 2 reti ad 1 sul Manchester City di Pep Guardiola a rendere aritmetico un titolo mai stato veramente in discussione: il Liverpool è campione d’Inghilterra e non accadeva da trent’anni.
Praticamente più di un’era calcistica: era la stagione 1989-1990, il massimo campionato inglese si chiamava ancora “First Divison” e solo due anni dopo divenne l’odierna Premier League. I Reds erano guidati da una vera e propria leggenda di Anfield e del calcio mondiale, Kenny Dalglish. Oltre 300 partite e 100 gol da giocatore per il Liverpool e 6, gloriosi anni alla guida del club: lo scozzese è tutt’ora il personaggio calcistico più titolato della storia con ben 52 successi in carriera da giocatore (40) ed allenatore (12).
Basta guardare l’albo di quella stagione per rendersi conto di quanto sia cambiato lo scenario calcistico inglese da allora: dietro il Liverpool, al secondo posto, troviamo infatti l’Aston Villa di David Platt (19 reti), nominato miglior giocatore della stagione, approdato due anni dopo in Italia al Bari in un trasferimento che oggi sembrerebbe una trattativa di fantacalcio. Platt è passato poi anche alla Juventus e alla Sampdoria con cui ha conquistato rispettivamente una Coppa Uefa e una Coppa Italia.
La rivale del Liverpool odierno, il Manchester City, ancora molto lontana dai miliardi di Khaldun al-Mubarak, faticava non poco a salvarsi e concludeva la stagione con 48 punti, solo 5 in più dallo Sheffield Weds retrocesso insieme al Charlton e al Millwall. 48 punti come anche il Manchester United, che visse una stagione non poca travagliata tanto da indurre parte della tifoseria a richiedere l’esonero di Ferguson, che fortunatamente non avvenne grazie alla vittoria della FA Cup, primo titolo dell’era di Sir Alex a tre anni e mezzo dal suo approdo alla guida dei Red Devils. Spoiler Alert: dopo quel titolo ne sono arrivati altri 37.
Nel resto della classifica non fa notizia il trittico londinese dal terzo al sesto posto con Tottenham, Arsenal e Chelsea ma spiccano soprattutto due vere e proprie squadre di culto degli anni 80-90: all’ottavo posto il Wimbledon, la crazy gang di Vinnie Jones che sconvolse totalmente il calcio inglese a suon di volgarità, ironia e botte da orbi, seguita al nono posto dal leggendario Nottingham Forest di Brian Clough che vinse quell’anno la League Cup. Oggi invece è in Championship e cerca un ritorno nella massima divisione che manca da vent’anni.
Rimanendo in tema Liverpool, i Mané-Salah-Firmino di allora si chiamavano John Barnes (22 gol, 2 in meno del capocannoniere Gary Lineker) e Ian Rush (18 gol), mentre l’altro fenomeno della squadra, Alisson era l’iconico Grobbelaar, lo zimbabwese ricordato per la serie di rigori in finale con la Roma.
Tre decenni di novità e tanti cambiamenti, dal nome del campionato a quello di chi l’ha vinto, tra le tante novità di questo lasso di tempo. Tutto è cambiato per tornare alla normalità, e rivedere il Liverpool di nuovo Campione d’Inghilterra.