Zanardi, il gesto inaspettato ha comprensibilmente commosso i tifosi di tutto il mondo: è stato bellissimo.
Alex Zanardi ci ha impartito, negli anni, una lezione preziosissima. Ci ha insegnato, cioè, che non bisogna mai darsi per vinti. Lui per primo non lo ha fatto dopo che, nel 2001, un gravissimo incidente al Lausitzring, per poco non gli è costato la vita. Ha perso entrambi gli arti inferiori, ha rischiato di morire dissanguato. Dopo tanto dolore e una quindicina di interventi chirurgici circa, però, era di nuovo in pista.
Non si è mai abbattuto, insomma. Al massimo si è reinventato, fino a diventare un campione del paraciclismo. Fino a che un secondo incidente, terribile quanto il primo, non lo ha messo di nuovo a dura prova. I suoi insegnamenti, tuttavia, non sono andati sprecati. E lo sa bene Daniele, che oggi ha 38 anni e vive alla periferia di Narni.
La sua disabilità non ha frenato l’entusiasmo e il desiderio di provare cose sempre nuove, tanto è vero che, qualche giorno fa, si è regalato un’esperienza incredibile che ha a che fare con l’universo di Zanardi. Daniele si è recato, l’8 giugno scorso, ai Narni Games, per godersi il meeting di lanci paralimpici. In quell’occasione, ha chiesto agli organizzatori dell’evento di poter fare qualcosa di molto speciale.
Daniele come Zanardi: esperienza indimenticabile
Ha voluto provare la handbike, una bicicletta tale e quale a quella in sella alla quale Alex Zanardi ha corso tante e tante volte. Si pedala con la forza delle sole braccia e Daniele è stato perfettamente all’altezza della situazione. Se l’è cavata alla grande, infatti, lungo il tratto della pista di atletica che ha affrontato per questa sua prima volta con la handbike.
A giro ultimato, si è detto grato ed entusiasta per questo bellissimo test. “Mi è piaciuto molto vivere questa esperienza – ha riferito a Terni Today – e vorrei che tutti i ragazzi con disabilità potessero impegnarsi in attività simili. Tutti noi dobbiamo essere attivi e partecipare ad eventi e manifestazioni”.
“Da poco – ha aggiunto – ho scoperto la passione per la handbike e quindi non mi è parso vero poter provare sabato scorso la bici identica a quella usata da Zanardi. Mi piacerebbe praticare regolarmente questa disciplina sportiva ponendomi l’obiettivo di disputare quanto prima alcune gare”. E chissà che l’Italia non possa annoverare, presto, un nuovo campione nel firmamento del paraciclismo.