Cosa succede se togli un Vardy così in forma dal Leicester, nella parte più delicata della stagione? La risposta è niente. Le Foxes anche orfane del loro centravanti, espulso nella scorsa gara contro il West Ham, hanno regalato una prestazione brillante e ben quattro goal contro lo Swansea.
Senza abbandonare il suo caro e vincente 4-4-2, Ranieri ha vinto il suo personale derby tutto italiano contro Guidolin affidandosi ad un collettivo affiatato e deciso a non mollare, non ora che la storia è ormai ad un passo.
La doppietta di Ulloa e le reti dello straripante Mahrez e di Albrighton allo scadere hanno portato a galla tutte le potenzialità di una squadra che sa vincere anche senza i goal del suo centravanti. È proprio Ulloa ad essere scelto per guidare l’attacco e provare a sostituire l’insostituibile Vardy. Detto fatto: l’argentino decide la partita con la sua doppietta e ripaga appieno la fiducia (seppur forzata di Ranieri).
Ulloa non avrà il talento di Vardy, ma ha dimostrato di saper reggere alla perfezione la pressione già nella scorsa partita, trasformando cinicamente il rigore del definitivo 2-2 proprio nei minuti di recupero. Limitato dall’esplosione inaspettata del suo compagno di reparto, l’argentino è reduce da un’ottima stagione, nella quale ha segnato 11 reti e 2 assist, mostrando un istinto da cecchino venuto fuori anche nella partita più delicata della stagione.
Ma la vera sorpresa di questo match è senz’altro Schlupp, schierato al posto di Albrighton: al ghanese è affidato l’arduo compito di aiutare Mahrez per dare maggior spinta ad una squadra privata della sua punta di diamante. E, proprio come Ulloa, anche Schlupp risponde con un sonoro “presente” alle richieste del suo tecnico: una prestazione di spessore e l’assist per il secondo goal di Ulloa sono la chiara testimonianza che a Leicester ci credono tutti, persino i giocatori spesso rilegati in panchina.
Jamie Vardy può dormire sogni tranquilli: anche senza di lui, il Leicester vince, convince e mostra proprio a tutti che questo è l’anno giusto per entrare indelebilmente nella storia.