Gli ottavi di finale di Champions League vedranno scontrarsi il Psv di Cocu e l’Atletico Madrid di Simeone. Gli olandesi sono tornati in vetta in Eredivisie, dopo un avvio complicato, mentre gli spagnoli occupano la seconda posizione in Liga con un Barcellona distante 8 lunghezze. Entrambe le formazioni hanno sempre mostrato un ottimo calcio grazie alla grande filosofia ed esperienza calcistica dei propri tecnici, ma fermiamoci un attimo e analizziamo i due allenatori che si sfideranno per accedere ai quarti…
Cocu ha preso le redini del Psv nel 2013 e dopo un primo anno di ambientamento è riuscito a conquistare il titolo con i biancorossi, interrompendo il dominio dell’Ajax. Il tecnico olandese ha iniziato un progetto interessantissimo costituendo la sua rosa con giocatori estremamente giovani. Il Psv ha solamente 5 ragazzi sotto il muro del ’90 su 27 membri della rosa. L’età media è di 23 anni, ma nonostante l’anagrafe i ragazzi hanno un talento mostruoso. Cocu è riuscito in poco tempo ha far breccia con la sua filosofia di calcio: palla a terra, velocità e triangolazioni. Prima del suo insediamento, il club di Eindhoven era smarrito e nonostante occupasse le parti alte della classifica, peccava nel gioco, sconfusionato e brutto da vedere. L’ex centrocapista dell’Olanda ha rivoluzionato tutto: per prima cosa ha eliminato chi riteneva troppo avanti con gli anni e poi si è circondato di una linea verde di talenti. Ora il Psv è temibile per 2 doti particolari: l’estrema velocità e l’eccezionale tecnica che differenzia la squadra dalle altre dell’Eredivisie. Il gioco passa sempre per il centrale di centrocampo (Van Ginkel generalmente, dopo il suo arrivo a gennaio) che può decidere se scaricare sulle velocissime fasce o puntare ad arrivare in porta per vie centrali sfruttando triangolazioni veloci. I movimenti senza palla mettono in crisi le difese avversarie che vanno in confusione perdendo i punti di riferimento. L’Altletico Madrid dovrà stare attento alle verticalizzazioni repentine e a due laterali d’attacco che puntano con estrema facilità l’uomo in attesa del movimento vincente e smarcante di de Jong al centro dell’area. Cocu ha un grosso punto debole: la difesa. Purtroppo resta ancora il neo di questa squadra con grosse disattenzioni e svarioni da film dell’horror. In Eredivisie, i gol all’attivo possono colmare la mancanza difensiva, ma in Europa un errore può essere fatale.
L’Atletico Madrid è risorto dopo l’arrivo di Simeone sulla panchina dei biancorossi. L’ex ct del Catania, dopo ottime annate nel calcio italiano, è approdato in Spagna, cambiando, dalle fondamenta, lo stile di gioco della rosa. La prima grande dote trasmessa è stata la grinta che ha sempre contraddistinto ogni squadra del Cholo. I giocatori entrano in campo con la cattiveria agonistica e con il sangue agli occhi; sono ragazzi che vogliono sbranare l’avversario dando tutto loro stessi. Questa condizione, unita ad allenamenti molto più duri ed intensi, hanno permesso alla rosa di correre per 90 minuti senza sosta, appoggiando in 11 la fase offensiva e con lo stesso numero la fase difensiva. La squadra si muove in blocco rimanendo compatta in ogni reparto. In avanti, poi, ci pensa Griezmann con un talento e una fantasia che stanno dando un grande apporto a Simeone. Il giovane francese resta il miglior realizzatore stagionale, con un fiuto dl gol pazzesco. La sua sfrontatezza unita alla consapevolezza nei propri mezzi lo ha trasformato in una vera macchina da guerra. In difesa la sicurezza si chiama Godin, letale di testa. Il difensore dell’Uruguay domina nella propria area di rigore e si trasforma in attaccante quando calpesta quella avversaria. Grinta e corsa non bastano a vincere, per questo Simeone ha intensificato anche gli allenamenti improntati ad aumentare la tecnica. Dal centro del campo in su, i suoi undici giocano un calcio rapido a due tocchi, che liberano gli attaccanti proprio a pochi passi dall’area. La formazione dell’Atletico rimane più equilibrata rispetto a quella degli avversari, ma potrebbero soffrire l’ottima intensità di gioco del Psv.
Staremo a vedere chi la spunterà, ma due squadre hanno trovato la sfortuna di incontrarsi proprio agli ottavi. Due bellissimi stili a confronto, sperando nello spettacolo e nelle grandi giocate dei singoli. Chi la scamperà? Cocu e la sua linea verde o la grinta degli 11 di Simeone?
Dopo Bremer, un'ulteriore tegola per Thiago Motta: il difensore ex Verona ha riportato una lesione…
Alcuni sono state grandi promesse non mantenute, altri sono arrivati ad altissimi livelli, altri ancora…
Ufficiale: Claudio Ranieri è (per la terza volta) il nuovo allenatore della Roma. Ecco come…
Francia – Israele 0-0. Ha vinto la tensione dentro e fuori dal campo. In uno…
Francia – Israele di Nations League è una partita ad altissimo rischio a causa del…
Poco spazio in campo e nostalgia dell’Italia: Federico Chiesa a gennaio potrebbe tornare in Serie…