Nella giornata di ieri, Claudio Ranieri ha dato l’addio al Cagliari e, probabilmente, al calcio. Ecco i punti salienti della sua carriera
Dopo aver compiuto l’ennesimo miracolo, in una terra a cui ha dato tanto, ma che allo stesso tempo ha dato tanto anche a lui, Claudio Ranieri, attraverso un video condiviso sui profili social dal Cagliari, ha dato l’addio al club rossoblù e, probabilmente, anche al calcio. In attesa di scoprire quale sarà il, sicuramente splendido, tributo che i tifosi e la società stessa gli riserveranno questa sera all’Unipol Domus, ripercorriamo la splendida carriera da allenatore di un vero signore del calcio.
Dopo la promozione in Serie A della scorsa stagione e la salvezza ottenuta con una giornata d’anticipo, raggiunta domenica contro il Sassuolo, Claudio Ranieri ha dichiarato in un’intervista a Sky Sport che, dopo il Cagliari, non intende allenare altri club, ma potrebbe considerare di guidare una nazionale. In quasi 40 anni di carriera, ha ricoperto il ruolo di ct solo una volta, mentre la sua esperienza nei club è stata molto più lunga e piena di episodi felici. Vediamo i punti più importanti di questo lungo cammino, che lo ha reso uno degli allenatori più amati del nostro Paese.
Nato a Roma il 20 ottobre 1951, Ranieri è stato per molti anni in giro per l’Europa ed è ormai considerato un vero signore di questo sport. La sua carriera da calciatore inizia nella Roma, squadra della sua città, ma è con il Catanzaro che lascia il segno, diventando il giocatore con più presenze in Serie A tra il 1974 e il 1982. Tuttavia, è come allenatore che raggiunge i suoi maggiori traguardi.
Dopo aver iniziato la sua carriera da allenatore in Interregionale con la Vigor Lamezia e successivamente con la Puteolana in C1, Ranieri approda sulla panchina del Cagliari nel 1988. Nei suoi primi due anni, realizza una doppia promozione: prima conquistando il campionato di Serie C e riportando i sardi in Serie B, e poi ottenendo un terzo posto nel 1990 che garantisce la promozione in Serie A, dove l’anno successivo raggiunge l’obiettivo salvezza.
I notevoli successi raggiunti con il Cagliari valgono a Ranieri l’opportunità di allenare il Napoli: prende il posto di Bigon nel primo anno senza Maradona e guida la squadra a un quarto posto che garantisce la qualificazione alla Coppa UEFA. Il suo Napoli ottiene una clamorosa vittoria per 5-1 contro il Valencia (grazie a cinque gol di Daniel Fonseca), ma viene eliminato dal PSG di Weah. Ranieri viene quindi esonerato nel novembre del 1992.
Nel 1993, Ranieri diventa allenatore della Fiorentina, appena retrocessa in Serie B. Con Batistuta in attacco, riesce immediatamente a riportare i viola in Serie A. Nella sua terza stagione, vince la Coppa Italia contro l’Atalanta e termina il campionato al quarto posto. L’anno successivo, batte il Milan campione d’Italia e conquista la Supercoppa Italiana, mentre in Coppa delle Coppe raggiunge le semifinali: Batigol mette paura al Camp Nou, ma il passaggio in finale va al Barça di Guardiola, ancora giocatore.
Nel 1997, Ranieri viene chiamato dal Valencia, che si trova all’ultimo posto in Liga: al termine della sua prima stagione, riesce a portare la squadra in Intertoto e da lì ottiene la qualificazione per la Coppa UEFA. Nella sua seconda stagione al Mestalla, conclude il campionato al quarto posto, portando il Valencia in Champions League. Inoltre, vince il suo primo trofeo da allenatore all’estero: sconfigge l’Atletico Madrid in finale e conquista la Copa del Rey.
Dopo una stagione difficile proprio alla guida dell’Atletico Madrid, terminata con le dimissioni, Ranieri si trasferisce in Inghilterra: con il Chelsea pre-Abramovich, conduce i Blues alla finale di FA Cup, a due sesti posti in campionato e a un quarto posto che vale la qualificazione alla Champions League. È ancora lui l’allenatore quando il magnate russo acquisisce il club. Nella stagione 2003-2004, chiude al secondo posto in Premier League, dietro l’Arsenal campione, e raggiunge la semifinale di Champions League, dove viene eliminato dal Monaco.
Licenziato dal Chelsea, che lo sostituisce con il futuro grande rivale Mourinho, Ranieri ritorna al Valencia, squadra che con Benitez ha appena vinto la Coppa UEFA. In Spagna, conquista immediatamente la Supercoppa Europea battendo il Porto (ex squadra proprio dello Special One), ma a febbraio viene nuovamente esonerato.
Dopo due anni di pausa, nel 2007 Ranieri accetta l’incarico del Parma, tornando in Italia dopo un decennio dall’ultima esperienza a Firenze. Qui prende in mano una squadra all’ultimo posto e, grazie anche ai gol di Giuseppe Rossi, la guida alla salvezza.
Le prestazioni raggiunte con il Parma convincono la Juventus, appena ritornata in Serie A, a sceglierlo come allenatore. Nel primo anno, Ranieri porta la squadra al terzo posto, dietro Inter e Roma, garantendo così ai bianconeri un ritorno in Champions League. Nella stagione successiva, vince il girone in Europa, superando anche il Real Madrid, ma viene sconfitto proprio dal Chelsea. Tuttavia, in campionato, i risultati rischiano di far perdere alla Juventus l’accesso alla Champions League, e per questo motivo viene esonerato.
All’inizio della stagione 2009/2010, il desiderio di allenare la squadra da lui tifata diventa realtà: Ranieri sostituisce il dimissionario Spalletti e i giallorossi completano una sorprendente rimonta sull’Inter. Tuttavia, a un passo dallo scudetto, la vittoria sfuma a causa della sconfitta maturata in casa contro la Sampdoria, che permette all’Inter di Mourinho di compiere il sorpasso in classifica. Inoltre, lo Special One riesce a battere Ranieri anche in finale di Coppa Italia. L’anno successivo, si dimette dopo la clamorosa sconfitta in rimonta per 3-4 subita contro il Genoa.
Nel settembre del 2011, Ranieri prende il posto dell’esonerato Gasperini sulla panchina dell’Inter e guida la squadra in campionato e in Champions League. Tuttavia, dopo l’eliminazione agli ottavi di finale per mano del Marsiglia e una serie di nove partite senza vittorie, viene esonerato e sostituito da Stramaccioni.
Nel 2012, Ranieri accetta la sfida del Monaco, squadra che stenta a risollevarsi dalla Ligue 2, e al termine della prima stagione la riporta in Ligue 1. Nella stagione successiva, chiude al secondo posto in massima serie, alle spalle del Psg. Nonostante questi risultati, non ottiene la conferma. Successivamente firma con la nazionale della Grecia con l’obiettivo di portarla a Euro 2016, ma a causa di prestazioni al di sotto delle aspettative, chiude la sua esperienza da commissario tecnico dopo soli dodici mesi.
Il momento più eccezionale arriva nel 2015/2016: Ranieri firma con il Leicester, che aveva appena faticato a evitare la retrocessione l’anno precedente, e invece di ottenere una semplice salvezza, conquista incredibilmente la Premier League. Grazie a questo risultato, Ranieri diventa un eroe non solo in Inghilterra, ma in tutto il mondo.
Dopo un ingeneroso esonero dal Leicester, la stagione successiva al trionfo, con la squadra eliminata dalla Champions League agli ottavi, nel 2017 Ranieri fa ritorno in Francia con il Nantes, dove sfiora la qualificazione in Europa League. L’anno seguente ritorna in Premier League, questa volta sulla panchina del Fulham, che si trova ultimo in classifica, ma non riesce a cambiare il corso degli eventi e termina prematuramente la sua esperienza a febbraio.
Con l’esonero di Di Francesco, nel marzo del 2019, Ranieri viene richiamato dalla Roma, portando la squadra al sesto posto al termine della stagione, a soli 3 punti dalla qualificazione in Champions League. Tuttavia, la sua avventura con la Roma non prosegue oltre quella stagione, nonostante l’amore dei tifosi giallorossi nei suoi confronti.
Richiamato per sostituire ancora una volta Di Francesco, che all’inizio della stagione lascia la Sampdoria, a Genova Ranieri raggiunge il traguardo delle 1000 partite in panchina (includendo tutte le competizioni in cui ha allenato) e battendo il Genoa diventa il primo allenatore a disputare i quattro principali derby italiani (Torino, Roma, Milano, Genova). Conduce la Sampdoria alla salvezza con largo anticipo e, l’anno successivo, chiude al nono posto. Tuttavia, non trovando un accordo con Ferrero, decide di lasciare la squadra al termine della stagione.
Dopo un breve periodo in Premier League con il Watford, nel dicembre del 2022 Ranieri viene chiamato a guidare il Cagliari al posto di Liverani. Partendo dalla quattordicesima posizione in Serie B, conduce i sardi al quinto posto che garantisce loro l’accesso ai playoff. Grazie al gol di Pavoletti al minuto ’94 nella finale di ritorno contro il Bari, il Cagliari ottiene la vittoria e l’approdo in A. L’anno successivo, dopo la promozione, Ranieri raggiunge l’obiettivo della salvezza con una giornata di anticipo.
Milan – Juventus, il “classico” italiano. Non può essere considerato derby d’Italia dopo il “sorpasso”…
Sorteggio di Nations League di grande fascino per la nazionale di Luciano Spalletti. Sarà la…
A gennaio la società bianconera dovrà fare i salti mortali per sopperire agli infortuni: ecco…
Si torna a giocare in campionato. Forse anche troppo. Di certo, la fine degli impegni…
Pep Guardiola ha comunicato ufficialmente la sua decisione. Il tecnico spagnolo, non lascia, anzi raddoppia.…
Il centrocampista bianconero non fa più parte dei piani di Thiago Motta e potrebbe salutare…