All’inizio del secondo tempo tutta la tifoseria partenopea avrà tirato un sospiro di sollievo vedendo i prossimi avversari europei subire la rete del momentaneo 2-2 dal modesto Stoke City, squadra che in teoria avrebbe dovuto spaventare poco e niente il grande Manchester City. Dieci minuti più tardi però la situazione si è totalmente capovolta: come un grande uragano la squadra di Guardiola è riuscita a segnare altri cinque gol ai poveri Potters riuscendo a chiudere la partita con un sonoro 7-2, un messaggio chiaro e tondo lanciato al Napoli in vista della gara di Champions League.
Inutile dire che è del tutto vietato sottovalutare una squadra come il City anche quando sembra essere in seria difficoltà: pur senza Aguero (che con ogni probabilità sarà assente anche nella doppia sfida con gli azzurri) i Citizens vincono e convincono grazie ad una formazione ben rodata e ad una tecnica di gioco che non lascia respiro all’avversario. Dopotutto non è un caso se la squadra blu di Manchester si trova da sola al primo posto in classifica, con due punti in più rispetto agli odiati cugini dello United fermati sul pareggio nel lunch match dal Liverpool.
Senza il bomber eccellente a segnare oggi ci pensano un po’ tutti: Gabriel Jesus, perfettamente inserito nel terzetto d’attacco, non fa rimpiangere l’assenza del suo compagno argentino regalando ai tufosi una doppietta, condita poi dalle reti degli altri due interpreti del tridente, Sterling e Sanè, e dai sigilli di David Silva e Fernandinho che ben compensano alla goffa autorete di Walker che aveva riportato sul pareggio la partita.
Anche chi non partecipa al festival del gol però si tira su le maniche facendo il possibile per far girare alla perfezione l’impeccabile ingranaggio ideato da Guardiola come De Bruyne che, indossate senza fatica le vesti di assistman (per lui due assist in occasione del quarto e del sesto gol), diventa totalmente padrone del campo, riuscendo a dirigere la sua orchestra con una facilità quasi disarmante. A contribuire alla perfetta riuscita della partita ci pensa la difesa, oggi forse più distratta del solito ma sempre ben salda ed attenta: a gestirla questa volta ci pensa Stones, cresciuto esponenzialmente rispetto alla scorsa stagione e pronto sotto tutti i punti di vista per un ruolo da vero leader. Bravo a tenere palla, evitare i pericoli ed innescare le azioni offensive, il difensore è ormai diventato una delle pedine inamovibili di Guardiola, che conterà soprattutto sulla sua bravura per tenere a bada i tre temibili piccoletti del Napoli, già pronti a mettere in difficoltà una squadra potenzialmente devastante.
Sarri e Guardiola sono pronti a darsi battaglia a suon di gol e gioco spettacolare: il Manchester City ha lanciato il pesate guanto di sfida mettendo a segno ben sette reti, il Napoli dovrà presto rispondere a distanza prima di dar vita ad un incredibile doppio incontro sul campo.
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