Una terribile sconfitta condita da due pesantissimi cartellini rossi: di certo non un sabato tranquillo per il Manchester City di Pep Guardiola, costretto ancora una volta ad abbassare il capo in questa stagione dinanzi ad avversari più in forma e meglio organizzati.
A travestirsi da boia per la seconda sconfitta in campionato per l’apparentemente indistruttibile banda di Pep è stato ancora una volta il Chelsea dell’inarrestabile Antonio Conte che, dopo aver regalato qualche soddisfazione alla sua nazionale, è partito alla conquista della Premier League, saldamente in pugno con quattro punti di distanza proprio dal City. Quella dei Blues è una marcia trionfale cominciata in sordina e tra mille difficoltà, con il tecnico italiano che, grazie alla sua solita grinta, è riuscito a dare forze fresche e nuove motivazioni a giocatori essenziali come Diego Costa e Fabregas. È stato proprio il massiccio centravanti ad aver dato vita all’incredibile rimonta dopo la goffa autorete di Cahill: prima la rete del momentaneo pareggio, poi l’assist al bacio per la rete di Willian hanno ancora una volta sottolineato le grandi capacità di Costa che con il meraviglioso bottino di 11 reti e 5 assist in 14 giornate è al comando della classifica marcatori, appena sopra il suo rivale odierno Sergio Aguero, reduce da ottime prestazioni ma colpevole di non aver fatto bene il suo lavoro in questa gara rimediando addirittura un’espulsione nell’infuocato finale.
Per un Diego costa che fa scintille, c’è però anche un Cesc Fabregas totalmente rinato dopo la magica cura di Conte: dopo la sua prima titolare nella brutta sconfitta contro l’Arsenal, il centrocampista spagnolo (complice l’assenza di Matic) è riuscito a cogliere al meglio questa occasione, riuscendo a portare a casa un assist per la rete di Costa ed una prestazione superba: leader del centrocampo accanto a Kantè e capace di dare un importante aiuto anche in difesa.
Ma se il Chelsea sembra essere sempre più lanciato verso la vetta, il Manchester City sembra aver perso quasi tutte le sue certezze dopo un periodo fin troppo altalenante. L’unica soluzione per permettere alla squadra di lottare per gli obiettivi prefissi dalla dirigenza in estate sembra essere soltanto quella di mettere mano al portafoglio per portare nella parte blu di Manchester qualche rinforzo realmente utile e non solo nomi da copertina. Con Kompany afflitto dagli infortuni e la coppia Otamendi-Stones che fa acqua da tutte le parti, il reparto più in crisi sembra essere proprio la difesa che non è riuscita ancora a calarsi perfettamente nei dettami di Pep. Il tecnico spagnolo dovrà rivoluzionare le sue strategie e imparare dagli errori passati per portare in alto la sua nuova squadra, accettando il fatto che non sempre i grandi nomi e il giropalla ossessivo bastino per vincere contro chi mette in campo cuore e grinta.
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