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Cinque sfide epiche degli ottavi di finale. Dal rigore di Totti al gol non gol di Lampard

Quando inizia la fase a eliminazione diretta di un Mondiale si ha sempre la sensazione che tutto possa accadere. 0-0 bloccati per la paura di perdere oppure partite leggendarie ricche di gol tra due grandi squadre. Queste sono cinque dei più grandi ottavi di finale mai disputati nella storia della Coppa del Mondo.

Brasile-Polonia 6-5 d.t.s. Francia 1938
I due Mondiali europei degli anni ’30 furono gli unici a prevedere fin da subito la fase a eliminazione diretta e l’ottavo di finale con più gol nella storia venne giocato a Strasburgo il 5 giugno 1938. I sudamericani, nettamente favoriti, videro scontrarsi con la loro superiorità la forza inarrestabile di Ernst Willimowski che con ben quattro reti resterà per ben 56 anni il miglior marcatore in gara singola di un Mondiale. Il centravanti del Ruch Chorzów fu il protagonista della giornata ma non lo fu altrettanto la difesa europea. Léônidas, poi capocannoniere di quel Mondiale, andò a segno per ben tre volte e anche il talentuoso attaccante del Botafogo José Perácio contribuì al passaggio del turno con una doppietta. A completare la festa del gol ci fu il rigore del polacco Scherfke e il centro del brasiliano Romeu.

Argentina-Inghilterra 2-2 4-3 d.c.r. Francia 1998
Dopo il 1938 si dovette aspettare il 1986 per rivedere degli ottavi di finale in un Mondiale e altri dodici anni per una partita entrata nella leggenda. L’Argentina arrivava alla sfida di Saint-Étienne forte di tre vittorie su tre nel girone, mentre gli inglesi avevano faticato più del previsto e perdendo il primo posto a favore della Romania. In una partita pazza dopo soli dieci minuti vennero già fischiati due rigori dall’arbitro danese Nielsen. Il primo venne realizzato da Gabriel Omar Batistuta e il pareggio poco dopo fu trasformato dall’altro grande centravanti atteso Alan Shearer. A salire in cattedra poco dopo fu un giovanissimo Michael Owen che partì da centrocampo, saltò mezza difesa inglese e calciò a incrociare nel sette, anticipando anche Paul Scholes, e battendo Roa per il 2-1. Il favoloso primo tempo non era ancora finito e verso la fine fu uno splendido schema da calcio di punizione a mettere Javier Zanetti davanti a Seaman per la rete del pareggio. Beckham nel secondo tempò la combinò grossa lasciando i suoi in dieci per un inutile fallo di reazione su Simeone, ma gli inglesi resistettero eroicamente fino ai calci di rigore. Il primo a sbagliare il tiro dal dischetto fu Crespo, ma gli inglesi non ne approfittarono e subito dopo Paul Ince mantenne la situazione in parità. Si arrivò al quinto rigore sul 3-3 ma se Ayala segnò il suo tiro, quello di Batty venne parato da Roa mandando così i sudamericani ai quarti di finale.

Italia-Australia 1-0 Germania 2006
Partita sofferta e combattuta fino all’ultimo come poche volte era successo nella storia della Nazionale che dopo novanta minuti di sofferenza riuscì ad avere la meglio dell’Australia. A Kaiserslautern gli Azzurri arrivarono dopo un girone vinto, ma dove furono convincenti solo nella prima gara col Ghana, mentre i “Socceroos” riuscirono a conquistare un inatteso secondo posto dietro al Brasile eliminando Croazia e Giappone. Lippi cambiò formazione rispetto ai gironi e per la prima volta lasciò fuori Totti per inserire Del Piero alle spalle di Toni e Gilardino. La squadra allenata da Guus Hiddink, dopo aver resistito bene agli attacchi avversari nel primo tempo, sfruttò la severa espulsione di Materazzi per provare un’impresa che sembrava impossibile. Buffon fu più volte decisivo e quando ormai i supplementari sembravano essere dietro l’angolo ecco l’incredibile. Totti lanciò lungo per Grosso che saltò secco Bresciano e in area di rigore fu atterrato da Neill, anche se in questo caso l’arbitro spagnolo Cantalejo commise il secondo errore di giornata. Dal dischetto si presentò Francesco Totti che con un destro perfetto all’incrocio dei pali freddò Schwarzer e diede il via a quella che sarebbe diventata una cavalcata trionfale.

Francia-Spagna 3-1 Germania 2006
Il giorno dopo Italia-Australia si giocò ad Hannover uno scontro tra titani. Gli iberici erano favoritissimi dopo che avevano dominato il loro girone chiudendo a nove punti e probabilmente mostrando il miglior calcio. Dall’altra parte la Francia del criticatissimo Domenech aveva deluso nella prima fase vincendo solo con il Togo e guadagnandosi gli ottavi solo all’ultima giornata dietro la Svizzera. E quando a metà primo tempo un rigore di David Villa portò avanti la Spagna nessuno si sorprese più di tanto. Nel finale del tempo però venne fuori l’estro di Franck Ribéry che saltò Casillas e mandò le squadre all’intervallo in parità. Molte occasioni ma nessuna rete fino ai minuti finali dove Patrick Vieira di testa sfruttò una pennellata di Zidane su punizione per portare in vantaggio i “Galletti“. Le “Furie Rosse” si riversarono in avanti alla ricerca del pareggio, ma così facendo si scoprirono e permisero a Zidane di realizzare una delle reti più maestose di sempre. Stop di ginocchio, dribbling secco su Puyol e destro a incrociare a spiazzare Casillas per il 3-1 che mandò ai quarti una Francia ritrovata.

Germania-Inghilterra 4-1 Sudafrica 2010
Non solo tra i migliori ottavi, ma senza dubbio tra le più grandi partite della storia del calcio deve essere inserita Germania-Inghilterra del 2010. I tedeschi, nonostante la sconfitta con la Serbia, avevano vinto il loro girone, mentre gli inglesi faticarono tantissimo, pareggiando con Stati Uniti e Algeria e passando solo grazie alla risicata vittoria sulla Slovenia all’ultima giornata. A Bloemfontein la qualità in campo era eccezionale e anche la sfida tra Joachim Löw e Fabio Capello dava motivi di grande interesse. I tedeschi erano in grande forma e si vide quando trovarono in poco dopo un uno-due firmato dall’astuto Klose e da Lukas Podolski che sembrarono già chiudere la sfida. La Germania stava per dilagare quando Upson riuscì ad accorciare le distanze e un solo minuto dopo Frank Lampard trovò il pallonetto vincente che superò Neuer. Evidente per tutti ma non per il guardialinee Espinosa che non vide la palla nettamente superare la linea di porta e agli inglesi venne scippato il pareggio. I ritmi nella ripresa restarono alti fino a quando non volle prendersi le luci della ribalta Thomas Müller che realizzò in tre minuti una doppietta e mandò la Germania ai quarti di finale.

Francesco Domenighini

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