Gli ottavi di finale danno il bentornato alla Champions League, finalmente giunta alla sua fase più bella, quella a eliminazione diretta. E già l’inizio promette bene, con due sfide di altissimo livello: una di queste è tra Atlético Madrid e Liverpool, due titoli mondiali e dodici finali di Champions in campo, élite del calcio europeo a confronto già agli ottavi di finale. Una sfida che vanta anche dei doppi ex, dai più famosi ai meno conosciuti, che andiamo a scoprire.
Cinque doppi ex di Atlético Madrid-Liverpool
Emiliano Insúa
Nella prima metà degli anni 2000 era considerato uno dei terzini più promettenti al mondo: per questo fu il Liverpool a prenderlo dalle giovanili del Boca Juniors per anticipare i tempi. Una buona parentesi con i Reds, seppur già al di fuori del periodo d’oro dell’era Benítez, per poi trasferirsi al Galatasaray e allo Sporting. Solo successivamente arrivò all’Atlético Madrid, di fatto senza lasciare traccia: solo 17 presenze in una stagione e mezzo, ovviamente senza gol, di certo non la caratteristica principale dell’argentino.
Florent Sinama Pongolle
tra le tante avventure dell’attaccante francese giramondo ce ne è anche una ad Anfield. Con la maglia del Liverpool Sinama Pongolle ha persino segnato in Champions League, contro l’Olympiacos nell’edizione 2004/05, quella terminata poi con il clamoroso successo sul Milan a Istanbul. Dopo essere passato al Recreativo Huelva, dove ha disputato la miglior parentesi della sua carriera, è andato all’Atlético Madrid, squadra in cui ha recitato il ruolo di prima alternativa del prestigiosissimo duo Forlán-Agüero.
Maxi Rodríguez
Oggi bandiera del Newell’s, un tempo grande calciatore sia dell’Atlético che del Liverpool. L’avventura europea della Fiera cominciò con l’Espanyol, ma le sue ottime stagioni lo portarono a vestire la maglia dell’Atlético, dove ha lasciato il segno in maniera indelebile sia grazie a una prima stagione da doppia cifra, sia per il suo grande carisma. Poi il passaggio al Liverpool: in una squadra in netta difficoltà rispetto alle stagioni precedenti risultava comunque uno dei calciatori di maggior impatto, e si ricorda principalmente la sua tripletta al Birmingham.
Luis García
Luis Javier García Sanz, un calciatore per la storia del Liverpool: nella miracolosa Champions del 2005 la sua impronta è decisiva. Lo ricordano bene i tifosi della Juventus nel quarto di finale, così come quelli del Chelsea nel turno successivo. Prima del miracolo di Istanbul fu proprio il catalano a trascinare i Reds con i suoi gol, che in quell’anno furono tanti (13) anche in Premier League, non male per uno che non fa il centravanti. Ma è passato in due occasioni anche dall’Atlético Madrid: la prima è quella che lo ha lanciato, portandolo di nuovo al Barcellona dove aveva fatto le giovanili, la seconda è quella post Liverpool in cui non si è totalmente riconfermato. Ha giocato con l’Atlético persino nella filiale indiana, l’Atletico di Calcutta.
Fernando Torres
E infine il più grande di tutti. Fernando Torres ha vestito diverse maglie in carriera, ma solo con Atlético Madrid e Liverpool è stato effettivamente El Niño. Un calciatore di enorme spessore in attacco, capace di segnare 129 gol con la maglia dei Colchoneros, di cui è il quinto marcatore all time. Ma con il Liverpool, se possibile, ha raggiunto livelli ancora più alti: non solo gli 81 gol in 142 partite, ma anche il valore delle sue prestazioni che riuscirono a mantenere competitiva in Champions League una squadra che gradualmente veniva sorpassata da tutte le altre. L’unico rimpianto per Torres è quello di aver vinto poco con queste due squadre: zero titoli con il Liverpool e un’Europa League, peraltro da riserva, con l’Atlético Madrid; la sua esperienza più titolata in un club rimane quella col chelsea dove sicuramente non ha avuto lo stesso impatto.