Ripartono finalmente le Coppe europee e nella prima serata c’è già l’Inter di Antonio Conte che vuole far vedere a tutti perché è considerata una delle favorite. L’avversario sarà il Getafe, squadra insidiosa e che cercherà l’impresa. In questi anni i madrileni hanno spesso pescato dalla Serie A e questi sono cinque calciatori che han vestito la maglia dei Los Azulones e che son passati in Italia.
FEDERICO FERNÁNDEZ
Difensore dalle grandi potenzialità in Argentina non è però mai riuscito a confermarsi in Europa. Il Napoli lo acquistò dall’Estudiantes quando già era entrato nel giro della nazionale. Un giocatore quindi di sicuro talento, ma che in Azzurro non riuscì mai a convincere. Di lui ci si ricorda in positivo per la doppietta al Bayern Monaco in Champions League, ma dopo un anno e mezzo i campani provarono a rigenerarlo mandandolo in prestito al Getafe. L’avventura madrilena si rivelò anche abbastanza positiva segnando perfino un gol contro il Celta Vigo alla sua seconda partita e contribuendo a un’ottima stagione degli Azulones. A fine anni quindi tornò in Azzurro, ma la Serie A non faceva proprio per lui, nonostante Benítez gli diede un posto da titolare. Se ne andò a fine anno in Inghilterra e dopo quattro anni allo Swansea ora è da due anni un difensore del Newcastle.
MATHIEU FLAMINI
Da giovane era considerato uno dei grandi talenti del calcio francese, ma un continuo sali e scendi di prestazioni fece sì che rimase solo una bella promessa. Mathieu Flamini iniziò nella sua Marsiglia e a vent’anni venne notato dal connazionale Wenger e portato all’Arsenal. A Londra avrebbe dovuto far parte di quella schiera di giocatori giovani e di talento che avrebbe dovuto mantenere alto il blasone dei Gunners, ma non riuscì mai a convincere del tutto. La sua duttilità gli permise di giocare in tutti i ruoli del centrocampo, e spesso anche come terzino, ma dopo quattro anni a Londra aveva deciso che era tempo di cambiare aria. Passò al Milan e in rossonero vi rimase cinque anni con prestazioni altalenanti, ma fu comunque tra i titolari della squadra che vinse lo Scudetto nel 2011. Nel 2013 ecco però il ritorno all’Arsenal dove iniziò la sua parabola discendente. Nel 2016 passò al Crystal Palace prima di iniziare una doppia e curiosa avventura col Getafe. Gli spagnoli gli fecero firmare il contratto a febbraio del 2018 e a fine anno non venne confermato, salvo poi ripensarci nel dicembre dello stesso anno richiamandolo al Coliseum Alfonso Pérez. Pur non avendo mai annunciato un vero e proprio ritiro, quelle con gli Azuolenes risultano essere le sue ultime partite.
HENOK GOITOM
La sua media gol in Serie A è altissima, una rete a partita, ma ciò è dipeso anche dal fatto che segnò l’unica volta che scese in campo. L’Udinese pescò questo ragazzino dalle giovanili degli svedesi del Vasalund e Luciano Spalletti decise di dargli una possibilità negli ultimi minuti di una sfida contro l’Inter. L’iniziale vantaggio di Verón fu pareggiato proprio dal giocatore di origine eritrea che diventò il re del Friuli per una notte. Nonostante la rete non giocò più in Serie A e iniziò un lungo prestito al Ciudad de Murcia, prima di passare al Real Murcia. In Spagna trovò un po’ di gloria anche con Valladolid e Almería senza però mai convincere e così nel 2012 tornò in Svezia all’Aik Solna. A sorpresa nel gennaio 2016 tornò in Liga quando venne acquistato dal Getafe, ma fu una triste avventura. Solo due presenze a Madrid in tre mesi, prima della scadenza del contratto e della chiusura della carriera ai San José Earthquakes.
LISANDRO LÓPEZ
Difensore dalle modeste abilità tecniche, ma che per qualche anno era riuscito a diventare un nome interessante nel panorama calcistico mondiale e disputare qualche presenza in nazionale. Dopo gli inizia in patria al Chacarita Juniors trovò l’esplosione all’Arsenal di Sarandí dove venne convocato quattro volte con l’Argentina e vinse il campionato da protagonista segnando ben sette reti. I più veloci in Europa ad acquistarlo furono i dirigenti del Benfica che però lo girarono subito in prestito al Getafe. In Liga visse probabilmente la sua miglior stagione europea giocando con costanza e segnando anche tre gol. Gli spagnoli però non avevano la forza economica per acquistarlo a titolo definitivo e così tornò al Benfica, ma qui iniziarono i problemi. Infortuni, molti errori e uno scarso rendimento fecero sì che perdesse ben presto il posto da titolare e i tre anni e mezzo a Lisbona furono un disastro. Nel gennaio 2018 passò all’Inter dove giocò una dimenticabile partita contro il Bologna e già a giugno lasciò. Le Aquile lo prestarono ancora in Italia al Genoa, ma in rossoblu giocò solo in Coppa Italia prima di tornare in patria al Boca Juniors.
ÁLVARO PEREIRA
Avrebbe dovuto essere il terzino sinistro tanto atteso per far fare il salto di qualità all’Inter, e invece si rivelò un buco nell’acqua. Álvaro Pereira iniziò in Uruguay al Miramar Misiones prima di essere notato in Argentina dal Quilmes e dall’Argentinos Juniors. In biancorosso fu così positivo che debuttò in nazionale e venne acquistato dagli ambiziosi rumeni del Cluj. Fu protagonista della vittoria in Coppa di Romania e di una grande annata che gli valse il paesaggio al Porto. Qui visse le stagioni migliori della sua carriera e da protagonista vinse l’Europa League del 2011. Anche in nazionale le cose andavano alla grande con la vittoria della Copa América. Tutto lasciava presagire un grande futuro e quando nel 2012 venne acquistato dall’Inter si pensò al grande colpo. A Milano però fu un totale fallimento e in un anno e mezzo a San Siro raccolse solo fischi. Nel gennaio 2014 tornò in Sudamerica al San Paolo, prima di passare all’Estudiantes. Nel gennaio 2016 però il Getafe provò a dargli un’altra chance in Europa, ma ormai aveva perso il grande treno. Poche presenze senza lasciare il segno prima di passare al Cerro Porteño in Paraguay e tornare in patria tra Nacional e River Plate.
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