E’ l’atto conclusivo della decima edizione della Confederations Cup e, nel tempio del Krestovsky Stadium, si affrontano Cile e Germania. Due nazionali che non hanno mai vinto questa competizione ma questa sera possono rimediare alzando la coppa. Si preannuncina una partita spettacolare visto la qualità offensiva di cui entrambi gli allenatori possono disporre; Pizzi punterà sul trio Vidal-Sanchez-Vargas mentre Low ha in Draxler l’uomo più importante ma questa Germania ha nel collettivo il suo punto forte. Match che sarà molto diverso da quello giocato nel girone (in cui il Cile era stato, per larghi tratti, superiore alla nazionale tedesca) perché stasera ci si gioca la finale. A meno di un anno dal calcio d’inizio del Mondiale chi si aggiudicherà la Confederations Cup? Al campo l’ardua sentenza.
Il piano tattico del Cile non sarà molto diverso da quello attuato nella semifinale (vinta ai rigori) contro il Portogallo. Equilibrio è la parola chiave per i ragazzi di Pizzi che dovranno sia tenere stretti i reparti per non favorire il gioco della Germania sia, non appena sarà possibile, ripartire con la velocità degli uomini offensivi. Qualora la partita dovesse rimanere in situazione di parità, i cileni potrebbero anche provare a portarla alla lotteria dagli undici metri vista la straordinaria qualità di Bravo nel parare i tiri dal dischetto (chiedere al Portogallo).
La Germania dovrà cercare di iniziare la gara con lo stesso approccio della semifinale. Riuscire a portarsi subito in vantaggio sarebbe fondamentale per poi giocare la gara prediletta dai tedeschi che, in semifinale contro il Messico, hanno dimostrato di saper essere devastanti se possono controllare la gara una volta sbloccata. Per i ragazzi di Low (prima volta insieme in una competizione) sarà il banco di prova più importante visto che affrontano una nazionale che si conosce a memoria; la Germania, però, ha già fatto vedere di poter sopperire alla mancanza di automatismi.
Fare dei pronostici ora è praticamente impossibile ma, dalla gara di stasera, qualche idea può venire fuori. Chi alzerà la Confederations Cup non sarà automaticamente il favorito per il Mondiale ma darà un segnale forte. Chi bisognerà temere maggiormente in Russia? La compatezza del Cile o il nuovo ciclo della Germania? Per rispondere a questa domanda si dovrà attendere poco meno di un anno senza dimenticare, però, che sulla Confederations Cup pende una maledizione: chi la vince non ha mai trionfato al Mondiale.
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