Prima contribuiva alle vittorie del Manchester United. Ora con i suoi goal sta trascinando il Leverkusen alla qualificazione alla prossima Champions League. Un vero e proprio killer dell’area di rigore, uno a cui non puoi concedere nemmeno un millimetro perché lo sfrutta al massimo. Javier Hernandez, detto il Chicharito, sta vivendo la sua miglior stagione che potrebbe valergli come biglietto da visita per un futuro, ancora più da protagonista.
Non sarà uno di quegli attaccanti che rubano la vista e ti colpiscono per la bellezza del gesto tecnico, però il suo attuale allenatore, Roger Schmidt non rinuncia mai al suo numero sette. Il motivo è molto semplice, Hernandez è indispensabile per la propria squadra perché è l’attaccante perfetto per chi vuole giocare palla a terra e in velocità. Ma non solo: il Chicharito corre, pressa, difende, attacca lo spazio e soprattutto segna e lo fa con una frequenza incredibile che se non fosse per i mostri sacri come Ronaldo, Suarez o Messi, sarebbe uno dei migliori finalizzatori d’Europa. Diciassette goal in trentadue partite di Bundesliga sono una media incredibile ma non devono stupire perché in carriera ha saputo fare di meglio; quando era a Manchester, sponda United raramente partiva titolare, eppure qualunque fosse il risultato della partita Ferguson lo metteva in campo e lui puntualmente iscriveva il proprio nome sul tabellino della gara. Alla fine della stagione mancano due partite, la possibilità di arrivare a quota venti esiste. In ogni caso il futuro di Hernandez sarà più roseo che mai.
La domanda che ora i tifosi del Leverkusen si devono fare è: Resterà Hernandez? Già perché dopo una stagione così le offerte arriveranno e sarà difficile rinunciare a quella che nel mercato viene definita “offerta folle”. In molti faranno un pensierino all’attaccante numero sette che però dovrà riflettere bene su cosa fare del proprio futuro. Già perché il fascino delle grandi squadre è forte, ma un’esperienza simile a quella del Real Madrid difficilmente il Chicharito sarà disposto ad accettarla. Non vuole essere una seconda scelta, ma vuole essere il titolare di una squadra e trascinarla a suon di goal. Sarebbe perfetto per il Leicester, in caso di partenza di Vardy, o per la Roma, dove si esalterebbe con il gioco di Spalletti. Tutte ipotesi, per ora, ma dopo una stagione del genere le offerte arriveranno e dire di no a tutte sarà difficile.
Prima, riserva di lusso allo United; ora, protagonista assoluto del Leverkusen. E domani? Del domani non vi è certezza, ma forse con Hernandez si, perché lui, segnare, lo farà sempre. Resta solo da capire dove.
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