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Chi resta, chi parte, i 17 dubbi del Barça!

Barcellona è una piazza in cui si è abituati a vincere, chi non riesce, solitamente va o viene mandato via. Luis Enrique, che aveva annunciato l’addio al Camp Nou già qualche mese fa, a meno di passi falsi clamorosi del Real Madrid, riuscirà a conquistare soltanto la Copa del Rey, in cui il Barça affronterà un Alavés quasi spacciato. Niente Liga (probabilmente) e niente Champions League per i catalani, in una stagione da considerarsi fallimentare, in cui sul banco degli imputati non è finito solo il tecnico asturiano.

Il numero uno del Barça Bartomeu avrà più di una grana da risolvere per rilanciare il suo club alla conquista dei titoli più importanti nella prossima stagione. E ad aggiungere benzina su un fuoco già molto alto, ci ha pensato Marca, che ha lanciato un’inchiesta, un sondaggio sulla futura permanenza di 17 giocatori.

17 EXPEDIENTES X, 17 nomi, alcuni illustri altri inaspettati, noi abbiamo espresso il nostro parere su chi dovrebbe rimanere e chi invece dovrebbe cercare fortuna altrove.

 

Restare

 

ARDA TURAN

E’ sicuramente uno dei nomi più caldi in casa Barça. Il fantasista turco, da solo due stagioni in blaugrana, rischia di salutare il club catalano. Le motivazioni? Il suo cartellino è molto oneroso e Bartomeu potrebbe fare cassa vendendolo all’estero, per poi reinvestire quei soldi sul mercato; ma anche un rendimento al di sotto delle aspettative, che non ha mai raggiunto il livello delle sue prestazioni con l’Atletico Madrid.

La sensazione però è che Arda Turan possa e debba rimanere. La sua duttilità gli permette di agire sia da attaccante esterno, sia da trequartista che da intermedio di centrocampo; la sua eccellente tecnica, invece, potrebbe renderlo un’arma importante per il Barça, che dovrebbe puntare maggiormente su di lui (come il Real ha puntato su Isco).

RAFINHA

Anche lui, come Arda, ha dimostrato grande duttilità nell’adattarsi ai diversi ruoli che Luis Enrique gli ha assegnato nella stagione corrente. Il 24enne brasiliano è tornato molto bene dalla rottura del legamento crociato sofferta lo scorso anno. Paradossalmente, ha reso meglio nella posizione di attaccante destro in cui, nelle 7 da titolare, ha collezionato 4 gol e 4 assist. Poi l’infortunio al menisco l’ha obbligato a terminare la stagione prima del tempo. Il giocatore per noi è da confermare, la ruota della fortuna girerà anche per lui e perché rischiare un Thiago Alcantara bis? (il sangue è lo stesso).

SERGI ROBERTO

I più non sapevano chi fosse, lui si è presentato ai meno attenti firmando la rete dello storico 6-1 che ha condannato il Psg in una partita leggendaria. Una rete però, per quanto storica possa essere, non basta per la conferma in una squadra come il Barça. E infatti Sergi l’ha meritata per una stagione in cui ha “salvato” Luis Enrique, il quale ha lasciato partire Dani Alves in estate, ha litigato con Aleix Vidal e non è intervenuto sul mercato per sanare il suo errore. Sergi Roberto ha sfruttato la sua chance e, da centrocampista, si è trasformato in un terzino destro che sicuramente ha dei limiti, ma è all’altezza del Barça. T’estimo Sergi…

 

ANDRÉ GOMES

Arrivato in estate per una bella cifra non si è rivelato agli occhi dei tifosi catalani un acquisto azzeccato. Inserirsi e sostituire uno tra Rakitic e Iniesta non è però facile per nessuno. Lui ha le qualità per farlo e un contratto fino al 2021. È un classe ’93 come Rafinha, va aspettato.

JORDI ALBA

In questa stagione ha avuto delle difficoltà, ma ha 28 anni e metà carriera ancora da giocare. Il suo gioco e quello del Barça si sono sposati nel 2012 e il matrimonio sta andando a gonfie vele. Perché rovinarlo e rinforzare qualcun altro? Non ci dimentichiamo che Jordi Alba è stato ed è uno tra i terzini sinistri più forti in circolazione, e il Barça, per migliorarsi, dovrebbe forse guardare sulla fascia opposta.

DENIS SUÁREZ

Per meritare il ritorno al Barça ha dovuto incantare prima Siviglia e poi Villarreal. Questo ragazzo classe ’94 può essere il futuro dei blaugrana. Ha colpi eccellenti, capacità di saltare l’uomo e una buonissima visione di gioco. Nel suo Palmarés figura solo un’Europa League; ha fame di vincere ed ha avuto il coraggio di scegliere la numero 6 lasciata libera da Xavi. Non serve aspettarlo, basta solo utilizzarlo più spesso.

ANDRÉS INIESTA

Forse Marca intendeva un altro Iniesta, noi ancora ci stiamo domandando sul perché abbiano inserito Don Andrés in questa lista…

LUCAS DIGNE

Luis Enrique lo ha impiegato poco, soprattutto quando ha deciso di passare alla difesa a 3. Nelle gerarchie ha davanti Jordi Alba, un intoccabile in casa Barça. Il cambio di allenatore però potrebbe giocare a suo favore, poiché Digne è apprezzato da tantissimi e, seppure Alba garantisce più rapidità e una corsa infinita, il francese ha un gran tocco di palla ed è molto ordinato nelle sue giocate. Può diventare il presente e il futuro del Barça, gli servono solo più minuti, e i catalani non avranno problemi sulla corsia di sinistra almeno per i prossimi 5 anni.

 

MUNIR

Esploderà, non esploderà? Il Barça ha tra le mani un talento importante che a breve potrebbe compiere il salto di qualità, un giocatore giovane che in questa stagione in prestito al Valencia ha alternato prestazioni ottime ad altre sbagliate, complice anche la difficile situazione del Mestalla. La MSN chiude la possibilità di una maglia fissa da titolare, ma Munir può crescere alle spalle dei migliori e ritagliarsi il suo spazio, un po’ come fece Pedrito.

 

Partire

 

JÉRÉMY MATHIEU

Sembra essere finito il tempo di Mathieu al Barcellona. Dopo 3 discrete stagioni, andrà in scadenza il prossimo anno e il Barça presumibilmente deciderà di non puntare su di lui. Più probabile l’acquisto di un centrale difensivo che possa dare garanzie come Umtiti e Pique. A 33 anni è il momento di cercare una piazza diversa. Adieu Mathieu

 

PACO ALCÁCER

1126 è il numero dei minuti giocati da Paco Alcácer in tutte le competizioni. Troppo poco per un attaccante che ha l’onere di essere il vice-Suarez. Il mancato turnover di Luis Enrique è stato frutto della poca fiducia che nutre nel 17 del Barça, per cui l’asturiano stesso ha, ci permettiamo di dire “sperperato” 30 milioni di euro. Al di là dell’allenatore, la sensazione è che nel nuovo Barça non ci sia spazio per Paco Alcácer, un acquisto quasi forzato che ha danneggiato lui e i blaugrana.

 

ALEIX VIDAL

La pazzesca stagione a Siviglia e l’imminente addio di Dani Alves avevano preannunciato una storia diversa tra Aleix Vidal e il Barça. Nell’anno della prima Europa League delle storiche 3 di fila (2014), Aleix Vidal aveva disputato una stagione esaltante (47 presenze, 6 gol e 11 assist), tanto da convincere il Barça a prelevarlo dal Siviglia nonostante il blocco del mercato. Arrivato però nella capitale catalana, qualcosa con Luis Enrique si è incrinato e Vidal è rimasto ai margini per quasi 8 mesi. Lucho andrà via, ma anche Vidal rischia di lasciare Barcellona a causa del suo comportamento non proprio esemplare.

JORDI MASIP

È il terzo portiere del Barça, ha 28 anni e in queste 3 stagioni blaugrana ha collezionato soltanto 4 presenze. È in scadenza e difficilmente il club gli impedirà di partire.

CRISTIAN TELLO

Lanciato nel 2012 da Guardiola, molti si aspettavano di più da questo velocista. Tello però ha salutato il Barça con l’arrivo di Luis Enrique, dividendo questi 3 anni in prestito tra Porto e Fiorentina, ma né in Liga NOS né in Serie A è riuscito a convincere. Se la Fiorentina deciderà di esercitare il diritto di riscatto Tello vestirà di viola, in caso contrario il club catalano proverà a piazzare il giocatore in scadenza altrove, perché in blaugrana non c’è spazio per lui.

DOUGLAS

Nel tentativo di cercare il “nuovo Dani Alves” dal San Paolo si è ritrovato a vestire la maglia del Barça un certo Douglas. Oggetto misterioso che in 2 anni ha collezionato 378 minuti. Simbolo di una ricerca del terzino destro profondamente sbagliata dagli osservatori del Barça. In prestito allo Sporting Gijón retrocesso, ha altri due anni di contratto con il club catalano, che dovrà faticare per trovargli una nuova sistemazione.

THOMAS VERMAELEN

Tornerà alla base anche Vermaelen dopo una stagione horror in prestito alla Roma. Nelle 7 partite in cui il belga è stato schierato titolare, i giallorossi hanno ottenutto 2 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Prelevato dall’Arsenal nel 2014, il Barça credeva di aver trovato un centrale difensivo all’altezza, dotato di buon piede e personalità. Purtroppo il belga ha trascorso più tempo in infermeria che sul campo. Tornerà al Barcellona in estate, ma solo per cercare una nuova squadra.

SERGI SAMPER

A farlo esordire è stato Luis Enrique, che poi lo ha mandato in prestito al Granada, in cui Samper ha trovato spazio, senza tuttavia convincere molto. È un mediano classe ’95 e avrà tempo per crescere. Di certo però non ha mostrato di meritare un posto nella rosa del Barça, in ritardo sia rispetto ai titolari sia rispetto ai sostituti.

 

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