Nell’ambito di un decennio in cui il Paris Saint-Germain spera di poter finalmente alzare la tanto agognata Champions League, la prima impronta che potrà essere ricordata porta la firma di un ragazzo non ancora maggiorenne. E’ stato infatti il baby classe 2002 Adil Aouchiche il primo marcatore dell’anno nuovo per la formazione di Tuchel, impostasi con un pesante 0-6 ai danni della formazione dilettantistica (equivalente della Promozione italiana) del Linas-Montlhery. Per un po’ sicuramente non scorderà la prima prodezza tra i professionisti, arrivata a porta semi-vuota dopo una bella finta di corpo a sbilanciare il difensore avversario Tsota.
Prodotto fatto in casa del florido settore giovanile capitolino, Adil veste la maglia più prestigiosa- almeno per quel che riguarda l’attuale momento storico- di Francia sin da quando ha 11 anni. Giunto dal Trembley, ha messo in mostra grandissime qualità sin da giovanissimo, con il PSG che ha potuto permettergli di crescere sotto la propria ala protettiva senza allontanarsi da casa. Il Camp des Loges, infatti, dista circa 40 minuti di macchina da Le Blanc-Mesnil, piccola cittadina di circa 50mila abitanti in cui il ragazzo è nato e cresciuto.
Per lui erano pronti a fare, a suo tempo, sforzi particolari anche club di oltre-regione come Lione e Bordeaux, che avrebbero offerto all’intera famiglia di trasferirsi ed inseguire una nuova avventura. Il gioco, però, non valeva la candela. Troppo superiore il richiamo di quella che in questo momento è una squadra con una dimensione totalmente differente rispetto alla concorrenza in Francia. Negli anni ha mostrato grandi margini di crescita, finendo per esordire sotto età in Youth League sotto la guida di Thiago Motta nel corso della passata stagione. Campione di Francia U19 nella passata stagione, ha rimediato la cocente delusione di una precoce eliminazione dalla stessa Youth League in questa stagione, nonostante la presenza in squadra di tanti altri talenti. Tra tutti spiccano bomber Muinga e il difensore Pembele, ma anche l’olandese classe 2003 Simons, ex Ajax e con un ingaggio già da calciatore vero.
Aouchiche è un centrocampista di grande eleganza, impiegato perlopiù nelle vesti di mezzala nel corso degli anni. Ultimamente ha però spesso aumentato il proprio raggio d’azione, probabilmente per via della non completa formazione fisico-strutturale che pare avere in questo momento. Giocatore dalla tecnica sopraffina ed in grado di incantare l’osservatore, stupisce ad un primo impatto per come è in grado di conciliare efficacia e aspetti estetici. Rapido sia nel tocco di palla che nelle movenze, ha da sempre un buon rapporto con il gol negli ultimi sedici metri. Sembra invece pagare un po’pegno nel gioco aereo, anche per via di una stazza tutt’altro che importante. Al momento, infatti, è ben lontano dal metro e ottanta di altezza….
Il suo nome era già balzato agli onori delle cronache, seppur magari non nelle primissime pagine, già lo scorso maggio. Il baby talento del Paris aveva infatti messo a segno qualcosa come 9 reti in 5 gare nel corso dell’Europeo Under 17 giocato nello scorso maggio in Irlanda, che lo aveva messo in mostra come una sorta di marziano rispetto alla maggioranza dei coetanei. A rovinare la festa, sul più bello, fu però l’Italia di Nunziata e dell’interista Esposito, che in Semifinale aveva eliminato i favoriti pari età. Ancora più atroce è stata la beffa vissuta dai 2002 transalpini al Mondiale dell’ottobre successivo, in cui il Brasile rimontò addirittura da 0-2 a 3-2 in meno di mezz’ora (LEGGI QUA). Il talento di Adil, ad ogni modo, è stato in grande evidenza anche in questa seconda occasione, con ben 5 assist e un gol segnalati a referto.
Il suo è solo l’ultimo di tanti nomi interessanti usciti dal vivaio del PSG negli ultimi anni, visto che ad una politica di spese spesso importanti la gestione Al Khelaifi associa un’attenzione tutt’altro che secondaria alle vicende del Settore Giovanile. Se ragazzi come Areola e Kimpembe sono addirittura diventati Campioni del Mondo– pur senza ricoprire un ruolo di grido nei meccanismi della squadra-, tanti altri altri hanno spiccato il volo in contesti calcistici molto importanti. Ad aiutare è spesso il contesto di rosa che la direzione sportiva, oggi affidata a Leonardo, solitamente disegna. La rosa non è infatti mai numericamente troppo nutrita, e dà così a ragazzi provenienti dal vivaio la possibilità di avvicinarsi con più facilità al campo. L’ultimo ragazzo a beneficiare di questa situazione è stato, ad esempio, il 21enne Dagba, terzino destro spesso impiegato in campionato da Tuchel e ieri sera autore dell’assist per il gol del protagonista del nostro pezzo.
Non è sempre tutto grasso che cola, però, visto che in passato sono state sbagliate valutazioni su alcuni ragazzi, ceduti con troppa fretta ed oggi molto promettenti tra le fila di altre squadre. Esempi? Nel Lille- secondo lo scorso anno- tra gli elementi che vanno per la maggiore ci sono il portiere Maignan, il centrocampista Soumare ed il fantasista Ikone. Tutti e tre cresciuti nell’Academy dei Parisiens… Altri, invece, dopo il debutto in squadra sono stati sacrificati per fare cassa e hanno proseguito, spesso con alterne fortune, la propria carriera altrove.
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