Il Chelsea allunga la propria striscia di imbattibilità in Premier League a sette partite cogliendo un’ottima vittoria casalinga. Allo Stamford Bridge il Newcastle si scioglie alla distanza, ma mettendoci anche del proprio per alcune scelte estremamente discutibili del proprio allenatore, peraltro ex di giornata e ricoperto di fischi. 3-1 il risultato finale in favore dei Blues, lucidi lungo l’arco dei novanta minuti nonostante il gol subito in apertura. Le migliori notizie per Conte arrivano dal punto di vista fisico dopo la prova non entusiasmante contro lo Swansea.
Il tecnico opta infatti per mantenere il centrocampo a tre cavalcando il buon momento di Fabregas e di Drinkwater, mentre davanti Hazard può permettersi di svariare a proprio piacimento alle spalle di Morata. Benitez, dal canto suo, risponde con un modulo speculare incredibilmente forzato. Ayozé Perez, professione seconda punta, copre di fatto l’interno di centrocampo, mentre Ritchie fa il tornante a sinistra. Peccato lo scozzese sia una delle principali fonti di gioco per i Magpies, i quali infatti faticano a costruire già dalle prime battute.
Va meglio per quanto riguarda l’aggressività sui portatori: Ayozé si alza per aiutare Murphy e Gayle in pressione fin dentro l’area avversaria, ma il Chelsea ci mette poco a eludere il piano partita avversario. Conte alza nettamente il baricentro e risolve il problema, anche se una sfortunata serie di rimpalli lo punisce nel primo quarto d’ora. Bravo però il Newcastle a portare tanti uomini in avanti e non chiudersi dietro.
La squadra di Conte non si scompone e insiste nel proprio piano, giocando con gli esterni altissimi e non rischiando mai nulla in contropiede. L’avvolgente manovra si concretizza nel momento in cui Azpilicueta si alza per supportare Moses a destra. Da un suo cross – ovviamente per il solito Morata, il quale metterà la firma del 2-1 su un’assistenza di Moses – nasce il pari di Hazard, a testimonianza di come gli attacchi dalla destra si rivelino decisamente più efficienti. È infatti quella la zona d’azione di un Fabregas ritrovato, con il connazionale Azpilicueta che dà supporto all’azione.
Dopo il gol del 2-1 e lungo tutta la ripresa la gara è di pura gestione per il Chelsea. Il pressing del Newcastle sembra bloccarsi e le difficoltà di Manquillo e Ritchie nell’alzare il baricentro non facilitano la vita agli attaccanti, chiusi nella morsa dei tre della retroguardia di Conte. Moses si procura il rigore che Hazard trasforma con il cucchiaio, chiudendo definitivamente i conti e rilanciando i Blues, momentaneamente a quota 32 al pari con il Manchester United, impegnato oggi all’Emirates Stadium contro l’Arsenal. Il Newcastle prosegue nel proprio momento nero, con cinque sconfitte in sei partite e un Benitez che vacilla.
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