Goal e spettacolo stasera a Stamford Bridge tra i neo campioni d’Inghilterra del Chelsea e il Watford di Walter Mazzarri. Finisce 4-3 per i Blues con il goal decisivo di Cesc Fabregas a pochi minuti dal termine.
Com’era ampiamente prevedibile Antonio Conte ha operato un ampio turnover dando spazio ai giocatori meno impiegati in questa stagione. Il Chelsea fresco del titolo arrivato solo 4 giorni fa col pareggio sul campo del West Bromwich Albion ha comunque onorato l’impegno regalando buone giocate anche stasera nonostante i festeggiamenti dei giorni precedenti, riuscendo a trovare il successo nel finale di partita mostrando per l’ennesima volta grande caparbietà e voglia di vincere. La gara di stasera ha visto tra i protagonisti forse quello il più atteso: John Terry. Il capitano dei Blues che ha già annunciato il proprio addio al Chelsea a fine anno, ha aperto le marcature trattenendo a stento le lacrime dopo il goal regalando un’ulteriore emozione al numeroso pubblico presente sugli spalti. Il successo odierno è un buon segnale per l’allenatore leccese che ha visto la sua squadra acquisire la sua mentalità vincendo anche una partita che contava poco o niente non accontentandosi del pareggio che sembrava ormai inevitabile dopo il 3-3 di Okaka. In vista della finale di Fa Cup che si giocherà a fine mese con l’Arsenal, l’imperativo per i Blues sarà tenere alta la tensione evitando di staccare la spina, e la vittoria di stasera è sicuramente un buon viatico in previsione del match che potrà rendere trionfale l’annata del Chelsea con la conquista del double.
Il Watford esce senza punti da Stamford Bridge quasi inaspettatamente dopo la rimonta da 1-3 che sembrava aver portato l’inerzia dalla parte della squadra di Mazzarri. La sconfitta cambia poco se non per il fatto che non potrà essere migliorata la classifica dello scorso anno chiuso con 45 punti e col tredicesimo posto assoluto. Per il tecnico toscano la conferma è tutt’altro che sicura con i primi nomi di eventuali sostituti che cominciano a circolare con insistenza. Una stagione di luci e ombre anche per la difficoltà di comunicazione dell’allenatore italiano mai a proprio agio con la lingua l’inglese.