Il predestinato Charles Leclerc ha vinto il GP di Monaco, e le sue parole a fine gara hanno commosso tutto il mondo del motorsport
Charles Leclerc, con la vittoria di ieri nel suo gran premio di casa, nientemeno che sulla difficile pista cittadina di Monaco, si è guadagnato molto più che una coppa: ha avverato un sogno, ha avverato il sogno. E tutti noi ci abbiamo creduto insieme a lui, dal primo giro all’ultimo.
Il monegasco è il secondo più giovane pilota che abbia mai corso per la scuderia del Cavallino, secondo solo a Ricardo Rodriguez, che quando firmò con Ferrari nel 1961, di anni ne aveva 19.
Correre in F1 è sempre stato il grande sogno di Charles Leclerc: ogni volta che assisteva al Gran Premio di Monaco, nella sua città, provava ad immaginare come sarebbe stato un giorno tagliare il traguardo per primo, a bordo di una monoposto.
Oggi possiamo dire che Charles sappia cosa si prova, perché non solo ha vinto il Gran Premio di Monaco per la prima volta, ma lo ha fatto correndo per la sua scuderia del cuore, interrompendo finalmente la catena di pole senza vittoria che stava cominciando ad appesantirlo e a fare vacillare la sua determinazione.
Nelle ultime 12 gare, Charles era partito in pole senza portare a casa neanche una vittoria, e tornare a vincere a casa sua, con i suoi amici d’infanzia a tifare per lui dagli spalti, deve essere stata una sensazione che il pilota 26enne non dimenticherà facilmente.
Ma le lacrime di Charles alla fine della corsa non erano solo di felicità, sapevano di una promessa fatta tempo fa, di un sogno realizzato che non è soltanto suo ma anche di suo padre.
Le dichiarazioni a fine gara di Charles Leclerc commuovono i tifosi
Quando Charles è sceso dalla sua monoposto gettandosi sulla sua squadra per festeggiare, lo ha fatto con le lacrime agli occhi, le stesse che non lo hanno abbandonato nemmeno durante le interviste successive, e ascoltare le sue parole siamo sicuri che abbia fatto venire gli occhi lucidi non solo ai suoi fan e ai tifosi Ferrari, ma a tutti gli amanti di questo sport, che si sono ritrovati improvvisamente a tifare per lui a prescindere dalla rivalità o dalla competizione tra scuderie.
“A due o tre giri dalla fine uscivo dal tunnel e mi rendevo conto che facevo fatica a vedere perché stavo iniziando a piangere. Dicevo a me stesso: “Non ancora Charles, mancano ancora tre giri”
E, subito dopo, aggiunge il vero motivo di questa emozione indescrivibile che è riuscita ad annebbiare la solita freddezza e concentrazione che il pilota monegasco dimostra in pista:
“Non ho realizzato solo il mio sogno ma anche quello di mio padre. Penso a lui e a Jules e a tutte le persone che conosco qui, che mi hanno visto crescere. Tutto questo rende la vittoria ancora più grande, porterò dentro di me questo momento per sempre”.
Charles condivideva la passione per le corse con suo padre, morto prematuramente nel 2017 a seguito di una lunga malattia. Perdere lui, poco dopo aver perso Jules Bianchi, altra figura di riferimento che aveva sempre spinto Charles a credere di poter arrivare a correre F1, è stato un duro colpo per il pilota, che oggi sente di aver realizzato anche il loro sogno.
Probabilmente mentre correva gli ultimi metri, prima di tagliare il traguardo, è proprio a loro che è andato il suo pensiero, immaginandoli ad attenderlo ai box per festeggiare insieme a lui.
Le promesse mantenute di Charles Leclerc
Charles aveva mentito a suo padre in punto di morte, per renderlo orgoglioso: gli aveva detto di aver firmato con Ferrari per la stagione successiva anche se non era la verità, ma voleva che fosse orgoglioso di lui, che sapesse che ce l’aveva fatta.
Le sue parole di quel giorno sono state una promessa mantenuta, perché a distanza di un anno ha firmato davvero con la scuderia di Maranello e tutt’ora continua a regalare gioie ai tifosi del Cavallino, che hanno creduto in lui fin dal primo giorno, quando per la prima volta a 21 anni è sceso in pista insieme al suo allora compagno di squadra Sebastian Vettel.
Possiamo dire, quindi, che Charles Leclerc mantenga sempre le sue promesse, proprio come ha fatto ieri.
Oggi siamo tutti orgogliosi di Charles, perché con la sua umiltà e determinazione ha dimostrato che i sogni a volte si realizzano, bisogna solo continuare a crederci. Lui ci ha creduto insieme a tutto il team Ferrari, insieme agli amici di una vita che tifavano per lui dagli spalti, e insieme alle persone che non erano lì fisicamente per sostenerlo ma lo hanno fatto comunque, accompagnandolo fino agli ultimi metri che lo separavano dal coronare il suo sogno.
La distanza con Max Verstappen nella classifica piloti si accorcia dopo questo successo, e la speranza è che il predestinato realizzi presto un altro dei suoi grandi sogni: vincere il suo primo titolo mondiale.