Parte la seconda giornata della fase a gironi di Champions League. Nel gruppo D continua a capeggiare il Bayern dopo il 5-0 rifilato al Rostov. A pari punti l’Atletico di Simeone forte dell’1-0 al Philips Stadion del Psv. Cocu si troverà faccia a faccia con i russi in un match da “dentro o fuori”. Un pareggio non servirebbe a nessuno, mentre un successo capulterebbe, uno dei due club, a mantenere vive le speranze di un ipotetico secondo posto. Andiamo ad analizzare come si presenteranno le formazioni alla gara…
Il Psv, dopo la sconfitta contro il Feyenoord, torna alla vittoria nella trasferta di Rotterdam contro l’Excelsior. I padroni di casa vengono travolti per 3-1 con De Jong che riassapora la gioia del gol. La formazione di Cocu, dopo il ko contro l’Atletico Madrid, è chiamata a vincere per non abbandonare i sogni di qualificazione agli ottavi. Il primo posto del girone sembra nelle saldi mani del Bayern, ma la seconda piazza può essere ancora conquistata. Nella seconda giornata di Champions, gli olandesi volano in Russia dove affronteranno il Rostov, travolto per 5-0 dai bavaresi. Il Psv scenderà in campo con il classico 4-3-3 che non verrà stravolto dal tecnico. Il centrocampo non avrà grosse sorprese con Propper, Guardado e Hendrix sulla mediana. In attacco, De Jong occuperà il ruolo di terminare offensivo coadiuvato da Narsingh e Pereiro, assistman di professione con il vizio del gol. Tra i pali il solito Zoet, chiamato a guidare i due centrali Isimat-Mirin e Moreno poco precisi nelle ultime uscite. I terzini Willems e Brenet dovranno fare gli straordinari per dare il giusto apporto in attacco e in difesa. Sulla carta il tasso tecnico del Psv è nettamente superiore, ma gli olandesi, nelle ultime sfide, hanno peccato di cattiveria e convinzione concedendo troppo ai rivali. Sottovalutare il Rostov potrebbe essere fatale in una gara che non ammette errori. Chi vince può giocarsi il secondo posto insieme all’Atletico Madrid.
I russi del Rostov sono usciti sconfitti dall’Allianz Arena con un sonoro 5-0. La disparità tecnica è abissale tra le due formazioni e i tedeschi non si sono mai fermati, gonfiando la rete più volte possibile. Si sono visiti i limiti tattici di un club che ha conquistato la fase a girone di Champions partendo dai preliminari. Proprio ai plyoff, il Rostov, può vantare di aver eliminato l’Ajax non al massimo della forma (1-1 all’Amsterdam Arena e 4-1 in Russia). I lancieri stavano attraversando un periodo di assestamento dopo la cessione di Milik, Cillissen e l’addio di De Boer. Noboa è l’uomo da tenere sott’occhio, dotato di un bel destro soprattutto sui calci piazzati. Il “fantasista” è bravissimo negli inserimenti e nel servire i compagni del reparto avanzato con assist con il contagiri. La difesa olandese dovrà marcarlo stretto per non avere ulteriori sorprese. Il tecnico Daniliants schiererà il classico 5-3-2 con Poloz e Azmun pronti a ripartire in contropiede. Difesa solida e rocciosa, ma lenta e macchinosa: se messa sottopressione entra facilmente in confusione. L’estremo difensore Dzhanaev non è la sicurezza fatta persona e non trasmette affidabilità ai compagni di reparto. Il Rostov può solo sperare in una vittoria per diventare l’outsider di un gruppo che è già stato scritto a tavolino. Il successo in campionato contro la Dinamo Mosca ha dato ulteriore fiducia ai russi che si giocano un importante gara da “dentro o fuori”.
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