Siamo in dirittura di arrivo nei gironi di Champions: il Psv vola sul campo dell’Atletico Madrid alla ricerca di punti importanti per il 3° posto. Dopo la pesante sconfitta contro il Bayern, il club di Eindhoven è relegato all’ultimo posto del gruppo D nonostante gli stessi punti del Rostov. Un pareggio, proprio contro i russi, è al momento il miglior match degli uomini di Cocu. Un successo permetterebbe ai biancorossi di continuare l’avventura europea in Europa League. Andiamo a vedere come si presentano le due formazioni al delicato incontro…
Il Psv non sta vivendo un ottimo periodo in Eredivisie dove è relegato al 3° posto a 6 lunghezze dalla capolista Feyenoord. Il club di Eindhoven ha totalizzato, in 5 gare, solo 9 punti con 2 vittorie e 3 pareggi. L’andamento in Champions è anche peggiore: un solo pari in 4 gare con 3 sconfitte, 2 contro il Bayern e una contro l’Atletico nella partita d’andata. Ora sono proprio gli spagnoli a piazzarsi sul percorso degli olandesi che sono costretti a vincere per poter sperare almeno nell’Europa League. Un successo e il contemporaneo ko del Rostov, garantirebbero una qualificazione quasi certa per Cocu e suoi uomini. L’ultimo match sarà proprio contro i russi e arrivare con 3 punti di vantaggio posizionerebbe il Psv in un’ottima posizione con ben 2 risultati utili su 3.
La Champions è ormai compromessa e il 3° posto nel gruppo D porterebbe i biancorossi a scendere in Europa League e continuare un’avverntura europea disastrosa. L’Atletico Madrid non è al meglio della forma, soprattutto dopo la sconfitta nel derby contro il Real per 3-0. Simeone cerca il riscatto per strappare un sorriso ai propri tifosi, delusi dall’andamento dei colchoneros, sempre più distanti dalla vetta della Liga.
Cocu non fa calcoli e vuole conquistare più punti possibili: non rinuncierà alle sue miglior pedine in una gara da dentro o fuori. In avanti ci sarà sempre De Jong in un periodo negativo sul fronte realizzativo. L’attaccante è a secco da diverse partite; situazione strana per un bomber come lui, l’eterno secondo della classifica marcatori dell’Eredivisie. Ad affiancarlo gli immancabili Pereiro e Propper che dovranno dare supporto non solo alla fase offensiva ma anche a quella difensiva. Il centrocampo avrà come regista Guardado, pedina fondamentale per far girare palla e per servire gli attaccanti nelle veloci ripartenze. A dare densità e cattiveria ci saranno Ramselaar e Schwaab, ultimi baluardi prima del reparto difensivo. Sarà difficile arginare le incursioni di Griezmann e per questo, i due centrocampisti, dovranno tornare per aumentare il muro davanti a Zoet. La linea difensiva non avrà sorprese: i terzini, Arias e Brenet, avranno l’arduo compito di spingere senza scoprire il fragile reparto, mentre i centrali concederanno meno spazio possibile alla punta Torres.
Per Cocu è l’ultima chiamata utile prima di buttare all’aria un’intera stagione. L’Eredivisie è ormai compromessa, salvo miracoli, mentre la Champions è già sfumata. Resta come consolazione la qualificazione in Europa League che il club deve centrare assolutamente. Dopo l’eliminazione anche dalla coppa nazionale, l’allenatore olandese non si può permettere passi falsi per non distruggere il proprio rapporto con i tifosi. L’ultima chiamata è in atto, sarà al Psv rispondere presente.
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