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Champions League: goleade nel gruppo E, sorprese nel G

Champions League, Gruppo E: si rialza Liverpool, tonfo Siviglia

Una goleada per scacciare la paura, per cancellare i trentacinque giorni con una sola vittoria in otto gare. Jurgen Klopp ritrova il sorriso: il suo Liverpool seppellisce di reti il Maribor, ottenendo la prima, fondamentale vittoria nel girone dopo due pareggi. 0-7 il finale, perfetto specchio del dominio. La gara ha poco da raccontare e lo fa capire subito, dopo quattro minuti, quando Salah fa il vuoto a destra e serve per l’agevole appoggio di Firmino. Si concederà il lusso della doppietta di testa a inizio ripresa, l’ex Hoffenheim. L’egiziano, invece, fa quel che vuole sulla propria corsia, sfruttando le praterie concesse dagli sloveni: propizia l’azione dello 0-2 firmato da Coutinho, poi si mette in proprio firmando una doppietta. Prestazione di un certo rilievo, contro un avversario nettamente inferiore, ma conta relativamente: Klopp può ripartire dalle cinque reti e dal dominio incontrastato, ma i progressi saranno ben presto testati, compresi quelli di Chamberlain, in gol per la prima volta con la sua nuova maglia. Domenica, infatti, ad Anfield arriva il Tottenham. Intanto, però, c’è un primo posto nel girone di Champions League: 5 punti per il Liverpool, sempre fermo a 1 il Maribor.

In testa al girone insieme ai Reds a quota 5 si affianca lo Spartak Mosca, partito in sordina con l’1-1 sul campo del Maribor, ma decisamente in corsa dopo il pari interno con gli inglesi e l’odierna vittoria roboante per 5-1 con il Siviglia, che rimane a quattro e scivola in terza posisione. Carrera ripropone la difesa a quattro, giocando sempre di rimessa: così nasce il primo gol, un contropiede direttamente da corner che mette in luce diversi difetti degli andalusi. Palla saldamente ospite, ma solo su calcio d’angolo gli uomini di Berizzo riagguantano il pari (rete di Kjaer), rimettendosi comunque in carreggiata. Manca però cinismo al Siviglia, peculiarità che accompagna invece la serata dello Spartak, ora serissima concorrente al primo posto del girone, sebbene debba ancora affrontare le trasferte al Pizjuan e ad Anfield. Melgarejo, Glushakov e Luiz Adriano, ma soprattutto un ispiratissimo Promes, regalano la prima vittoria in Champions League a Massimo Carrera, confermando che i russi hanno tutte le carte in regola per poter pensare al passaggio del turno. Gli andalusi cadono di nuovo in trasferta, dopo i k.o. con Atletico Madrid e Athletic in campionato. Il turnover scientifico di Berizzo mostra le prime falle, così come la retroguardia. Da capire il contraccolpo psicologico: cinque gol in Champions fanno sempre malissimo.

Champions League, gruppo G: Monaco, altro stop. Besiktas a punteggio pieno

La sorpresa dell’edizione di Champions League 2017/18 è forse finora il Besiktas, che continua a macinare vittorie. Sul campo del Monaco arriva la seconda in trasferta, dopo quella al Dragao nella prima giornata. Di rimonta, con una doppietta di Cenk Tosun, tre reti in tre partite europee in stagione. C’è tanto equilibrio in campo, a sbloccare la situazione è Radamel Falcao, ma la difesa di Jardim si scioglie nuovamente e concede campo agli avanti dei turchi, balbettanti in campionato, ma spietati in ambito europeo, anche lontani dalla Vodafone Arena. La vittoria timbra di fatto il passaggio del turno dei turchi, ovviamente non matematico, ma distante ancora pochi passi. Tutt’altra storia per il Monaco, di nuovo sconfitto in casa con tanto di perdite. Quarta gara consecutiva senza vittorie per Jardim considerando anche la Ligue 1. I fasti dell’anno scorso sembrano per il momento un lontano ricordo. L’unico punto conquistato in tre gare è la perfetta fotografia della situazione nel principato. Besiktas invece al primo posto, 9 punti.

La seconda classificata, ferma soltanto a 4, è il RB Lipsia, che vince la prima storica gara di Champions League nella propria storia. Alla Red Bull Arena crolla il Porto in un match che fa i fuochi d’artificio nel primo tempo per poi spegnersi nella ripresa. Show dei padroni di casa, ancora privi di Werner, ma letali nell’approfittare di ogni singola distrazione della difesa Dragoes. L’undici offensivo scelto da Hasenhuttl paga comunque altissimi dividendi, soltanto un mezzo miracolo di Aboubakar e un gol da piazzato di Marcano mettono in discussione la vittoria dei padroni di casa, sempre spettacolari quando riescono ad andare direttamente in verticale, sfruttando sia gli inserimenti di Forsberg che le accelerazioni degli attaccanti. Lo svedese, Orban e Augustin firmano il 3-2 finale che porta i tedeschi al secondo posto. Il match di ritorno potrebbe essere già un punto di svolta, specialmente se il Besiktas dovesse battere di nuovo il Monaco a Istanbul. Porto che rimane a 3 punti, score di una vittoria e due sconfitte.

Giorgio Dusi

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