Cesc Fabregas è il calciatore più efficiente della Premier League! Lo rivelano le statistiche, ma cosa intendono per efficiente? L’efficienza è un concetto che varia a seconda del campo di riferimento in cui viene usato. Abbiamo significati diversi per l’Economia, la Meccanica, la Fisica, l’Aerodinamica e via discorrendo. Nel calcio però, nonostante proseguano incessanti le scoperte e i tentativi di dare una forma scientifica a questo sport (si vedano gli studi di Paul Riley e Michael Caley riguardo gli Expected Goals), ancora non si è giunti a un significato univoco del termine. In questa particolare situazione ci torna utile il vocabolario Treccani, che definisce con il termine “efficiente” colui che ha un’attività e un rendimento notevoli, che risponde bene ai fini a cui dovrebbe servire. Fabregas è stato finora l’emblema del giocatore, che risponde non bene, ma benissimo ai fini a cui dovrebbe servire con un rendimento eccellente. Cerchiamo di capire il perché!
Le squadre di Conte, si sa, corrono più delle altre e per inserirsi bene nei suoi schemi è indispensabile la più completa applicazione anche per quanto riguarda fiato e gambe. Cesc Fabregas è un calciatore che predilige avere la sfera tra i piedi, dettare i tempi di gioco e far correre gli altri, compagni e avversari. A 29 anni, con tanti trofei nel Palmarés, conquistati grazie all’intelligenza e alle sue grandi doti tecniche, il catalano avrebbe potuto senza dubbio scegliere un altro top club e lasciare Londra. Molti erano su di lui, pronti ad affidare al numero 4 blues, le chiavi del proprio centrocampo e dunque un ruolo fondamentale nella loro squadra.
Fabregas però, alle tentazioni offertegli altrove, ha preferito restare, perché “Sometimes the easy way is to escape, to run away, to sulk and want to leave, to create a drama. But in my mind, I decided I wanted to challenge myself. Not everything comes easily in life and sometimes you have to fight certain situations you are not used to, or are against you in a way. But hopefully I have shown the manager can trust me.” Alcune volte, è vero, la soluzione più facile è quella di scappare (magari in Cina), ma non sempre si rivela la decisione migliore. Nella fase più matura della sua carriera Fabregas ha deciso di mettersi in gioco, in una squadra che gira alla perfezione e che tra qualche mese probabilmente vedremo festeggiare. Finora il catalano sta vincendo questa battaglia contro se stesso e, un assist alla volta, sta convincendo Conte di essere un calciatore più che valido e utile alla causa Chelsea. Il tecnico italiano, al quale a mio parere non si possono muovere critiche per quanto riguarda la gestione dello spogliatoio, l’ha omaggiato pubblicamente lodando il suo stato di forma e la sua attitudine positiva, nonostante il poco utilizzo. La forza di Conte, in questo aspetto, consiste nel parlare molto con i calciatori che vengono utilizzati meno; lo stesso ha rivelato di avere molte conversazioni con campioni come Fabregas e Willian e di preferire una “cattiva verità ad una buona bugia”.
E i risultati di questo comportamento stanno dando i frutti sperati a un tecnico, che tiene ogni giorno più salde le redini del Chelsea, tornato al comando della Premier League dopo il black out della scorsa stagione.
Ma veniamo al dunque, cosa ci permette di assegnare a Cesc Fabregas il momentaneo e inesistente premio di giocatore più efficiente della Premier League?
E’ attraverso una statistica che somma gol & assist, e li relaziona in base ai minuti giocati, che Squawka.com gli “ha affibbiato questo termine”. 10 i gol in Premier a cui il catalano ha contribuito fortemente. Di questi 10, Fabregas ha gonfiato la rete 3 volte e fornito l’assist vincente 7. Ma il dato impressionante è che il 4 blues ha realizzato tutto ciò in 659 minuti. Sommando gli spezzoni di partita alle sole 4 gare in cui il catalano è rimasto in campo per 90 minuti si può affermare che Cesc abbia giocato l’equivalente di 7 match interi. Statisticamente potremmo arrivare alla conclusione che Fabregas è protagonista di una rete ogni 65 minuti! Mesut Ozil, che ha giocato finora 1862 minuti (il triplo di Cesc), ha contribuito soltanto alla realizzazione di 9 gol in questa Premier League.
Ma diamo un contesto ai gol in cui il catalano è stato involved. Il mese finora più produttivo per lui è Dicembre. Nelle 4 gare in cui il catalano è partito titolare, ha realizzato la bellezza di 5 assist, contribuendo fortemente alle 13 vittorie consecutive del Chelsea. 19 minuti contro l’Hull City e 6 nel derby contro l’Arsenal, hanno fruttato rispettivamente un assist e un gol entrambi fondamentali per la certezza dei 3 punti!
Tutti questi dati per arrivare all’ultimo match giocato dal Chelsea e da Fabregas, che si è regalato, nella sua 300esima in Premier, la gioia di un gol e un assist! Forse più importante il passaggio vincente per Pedro, che gli ha permesso di raggiungere quota 102 assist nella massima divisione inglese, raggiungendo al secondo posto Frank Lampard, in una classifica all-time che vede in testa Ryan Giggs con 162. Non c’era modo migliore per festeggiare una gara così importante.
Se The Guardian parla di resurgence (rinascita), noi preferiamo definirla come la giusta e liberatoria conseguenza di un rapporto che dall’incomprensione è passato allo stadio di massimo rispetto e fiducia. In un mercato invernale fermo per volontà del tecnico italiano, l’arma in più per lo sprint finale si chiama Cesc Fabregas. Era difficile che due persone della loro intelligenza e caratura potessero non andare d’accordo. Ed ora, finalmente, il numero 4 è stato riportato al centro del villaggio (direbbe qualcuno). Se Giggs è lontano 60 lunghezze, la conquista della sua seconda Premier League è molto più vicina e l’italiano e il catalano vogliono festeggiarla insieme a tutti i costi, con lo zampino del numero 4, speriamo, ogni 65 minuti!
Qui 5, tra i più bei assist di Fabregas per Diego Costa, scelti dal Chelsea:
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