Pareva essere una partita dall’esito già scritto dopo la vittoria del Celtic per 5-0 all’andata, ma l’Astana ci ha creduto fino in fondo, arrivando quasi a sognare di poter ribaltare il risultato della gara di Glasgow, rendendosi protagonista di un’ottima vittoria davanti al proprio pubblico, grazie a una prova di grande orgoglio.
Gli Hoops hanno invece sbagliato completamente approccio alla partita, sedendosi colpevolmente sugli allori rischiando quasi di compromettere una qualificazione ormai ipotecata. Tutto ciò nonostante le raccomandazioni del tecnico Brendan Rodgers, che proprio per questo motivo aveva deciso di non fare turnover affidandosi a una formazione che differiva di soltanto due elementi rispetto a quella della settimana scorsa.
Il risultato si sblocca proprio per autorete di uno di questi due, Ajer, che al 26′ devia sfortunatamente nella porta difesa da Gordon un tiro da fuori area del capitano avversario Dmitri Shomko. I biancoverdi sembrano poter riacciuffare la partita al 33′ quando trovano il pareggio con un bel tiro a giro di Sinclair, risultato con cui si chiude la prima frazione di gioco.
Avvio di ripresa da incubo per gli scozzesi, che al 48′ si fanno goffamente perforare in difesa da Muzhikov e un minuto più tardi subiscono anche il terzo goal a opera di Twumasi che insacca di testa. Il ghanese classe 1994, già autore di 9 goal in 23 partite di Premier Liga, trova anche la rete del momentaneo 4-1 segnando a tu per tu con il portiere dopo un’ottima azione personale.
Quando la situazione sta per diventare davvero critica il Celtic riesce a destarsi e ad accorciare le distanze prima con Ntcham all’80’ che finalizza una bella triangolazione che coinvolge tutti e i trequartisti schierati e poi con Griffiths che al 90′ batte una difesa gialloblù ormai rassegnata e consapevole di non poter centrare l’impresa.
Con le due reti finali i Bhoys riescono ad evitare la figuraccia, nonostante la sconfitta, ma per fare bene nella fase finale della Champions League dovranno sicuramente avere un altro atteggiamento, il Celtic in questo periodo storico non può permettersi di sottovalutare alcun avversario, sopratutto ora che dovrà confrontarsi con le migliori squadre d’Europa. Dopo aver dominato in lungo e in largo in Scozia ora Rodgers e i suoi uomini sono chiamati a farsi valere anche fuori dai confini nazionali e sperando in un sorteggio più benevolo rispetto a quello dell’anno scorso possono anche riuscirci, a patto però di scendere sempre in campo con la giusta determinazione.