Per il Celta Vigo l’appuntamento con la storia è oggi: l’1-1 in casa del Genk porta la prima semifinale europea del club galiziano protagonista di un’impresa tanto importante quanto emozionante.
Il 3-2 di Balaidos della settimana scorsa aveva lasciato ampi margini per lo spettacolo e il campo non ha deluso le attese. Tanto in palio ma le squadre non si sono risparmiate: il DNA di Berizzo spinge il suo Celta a dare tutto in fase d’attacco anche con il vantaggio nel punteggio globale ed il risultato è una gara spumeggiante con occasioni da entrambe le parti.
Il Celta Vigo fa la partita, sembra strano ma è così. Tantissime occasioni per i celestes che giocano un calcio molto divertente aggrappandosi ai centimetri di Guidetti fino alla sua uscita per infortunio dal campo, ai guizzi di Iago Aspas e soprattutto alla magica serata di Pione Sisto.
Il danese in condizione tarantolata è assolutamente imprendibile e oltre a segnare un gol da favola si rende protagonista di dribblign e gocate di altissimo profilo. È lui lo spirito libero di una squadra che non sente le pressioni e non si contrae in questa notte che mette in palio il record storico europeo di questo club. Ed è forse qui la chiave del passaggio del turno del Celta Vigo ai danni del Genk: l’assenza di paure, la caparbietà di tenere in mano la partita e la voglia di attaccare visto che Berizzo ha insegnato tanto ai suoi ragazzi ma con la fase difensiva ha ancora grossi problemi.
E infatti il Genk dopo aver preso lo 0-1 invece di affondare rientra immediatamente in partita sfruttando un guaio difensivo di Cabral ai limiti del tragicomico che rende il finale di gara ancora più mozzafiato. I singoli sono buoni giocatori ma il sistema di gioco condiziona esageratamente il funzionamento di una squadra troppo di mentalità offensiva.
Il Celta Vigo però riesce a rimanere lucido, a non farsi schiacciare e scrive la pagina più bella della sua storia. Prima semifinale europea, sogno che continua e chissà che quest’anno non sia l’unica spagnola a festeggiare in Europa.