Il 2017 del Celta Vigo non sarebbe potuto iniziare meglio di così. 5 gare, 5 vittorie per i Celestes, che stanno cercando di invertire la rotta, dopo una prima parte di stagione piuttosto altalenante. Gennaio è finora da considerarsi il mese del Celta Vigo. La doppia vittoria sul Valencia, con un risultato totale di 6-2, ha trasmesso fiducia all’ambiente. I due successi contro Malaga e Alavés (al novantesimo), hanno permesso ai Celestes di rialzare la testa in Liga e affacciarsi all’Europa. La recentissima impresa al Bernabeu (il Celta Vigo si è imposto per 2-1), ha messo in risalto la forza di una squadra che, nonostante il caso Orellana, sta attraversando il momento migliore della sua stagione, trascinata dal bomber ritrovato Iago Aspas.
Sono passati 30 mesi da quando il tecnico Berizzo siede sulla panchina del Celta. Due anni e mezzo in cui l’argentino è riuscito a imporre la sua legge a tutti. Il quotidiano sportivo Marca lo celebra con un titolo così: Los ocho grandes de Berizzo con el Celta.
8 grandi partite di Berrizzo che è riuscito a vincere nei campi più difficili della Spagna, dal Vicente Calderòn al Mestalla, dal Camp Nou al Sanchez Pizjùan, passando per Anoeta, San Mamés e Madrigal, per arrivare ad espugnare il Santiago Bernabeu. In 2 anni e mezzo il Celta Vigo ha dimostrato di poter vincere con tutti, in casa e fuori. E la Copa del Rey?
Il Celta di Berizzo può definirsi in versione Copa perché molti dei suddetti successi sono avvenuti in questa competizione. I più recenti sono quelli al Mestalla e al Bernabeu, ma il Celta in questi ultimi due anni è riuscito a vincere sul campo dell’Athletic Club e contro l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, eliminandolo lo scorso anno dalla Coppa. Ora, con questa impresa contro Ronaldo & co., ha interrotto la striscia positiva dei Blancos, che non perdevano al Bernabeu in Copa del Rey da ben 5 anni! Per non parlare dell’ultima vittoria dei Celestes in casa del Real, risalente a 11 anni fa.
Qui il video del match di mercoledì sera che potrebbe essere determinante per un clamoroso passaggio del turno del Celta a sfavore del Real di Zidane:
Se il Celta Vigo va in rete, c’è più o meno il 50% di possibilità di leggere il nome Iago Aspas nella sezione marcatore o assist-man. Il numero di 10 di Moaña, comunità autonoma galiziana sita appena sopra il Portogallo, è un attaccante ritrovato, uno di quei giocatori emigrato all’estero per cercare una dimensione che non gli appartiene, tornato ora a casa per risorgere nel luogo in cui è cresciuto.
37 gol in due stagioni lo avevano portato lontano da Vigo, prima a Liverpool, poi a Siviglia, piazze in cui Iago non ha mai veramente trovato la fiducia di ambiente e allenatore. Lo scorso anno è tornato nella squadra che lo ha lanciato e consacrato nella Liga. Il suo score in Primera si è fermato a 14 reti stagionali. In questi primi 5 mesi è già a quota 11 reti e 3 assist, a 3 lunghezze dal suo record personale che, è facile immaginare, vorrà migliorare a tutti i costi. Con il 10 sulle spalle Aspas è diventato il giocatore simbolo di una squadra che non smette di stupire e che, molto spesso, si affida ai suoi colpi per risolvere la partita.
Contro il Barça degli alieni il gol più significativo, e forse più bello, della sua stagione.
Tuttavia in questo periodo più che positivo per i Celestes c’è una nota che stona: il caso Fabian Orellana. L’ala cilena, che ha giocato per 4 stagioni e mezzo al servizio del Celta Vigo, saluterà probabilmente i compagni di squadra già in questa sessione invernale di calciomercato. Il motivo? Un litigio, o, riprendendo le parole del tecnico Berizzo:”una falta de respeto inaceptable”. Una mancanza di rispetto inaccettabile per il tecnico argentino, che ha deciso di escluderlo dalla rosa nonostante Orellana sia una pedina fondamentale nella formazione Celeste.
Le scuse dell’ala cilena non sono arrivate e il club ha deciso di schierarsi in tutto al fianco di Berizzo, che ha spiegato anche al resto della rosa il motivo della sua scelta. La società ha dichiarato che Orellana sarà venduto a Gennaio e verrà cercato un sostituto all’altezza. Questa decisione è, a mio parere, una scelta forte di un club che non tollera individualismi e di un tecnico che vuole tenere salde le redini di un carro, che ora sembra aver smesso di zoppicare. Scelta per così dire facilitata dall’inaspettata esplosione di due esterni giovanissimi come Theo Bogonda e Pione Sisto (da noi inserito tra i migliori giovani della Liga).
Con un Berizzo sempre più condottiero e uno Iago Aspas trascinatore, la dirigenza del Celta Vigo può finora ritenersi soddisfatta, essendo in corsa su tutti i fronti (sedicesimi di Europa League, quarti di Copa del Rey e -4 dall’Europa in Liga). L’entusiasmo c’è, il momento è propizio, los Celestes saranno la squadra rivelazione di questa seconda parte di stagione?
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