Il PSG crea, il PSG distrugge. I parigini agguantano una vittoria tanto pronosticata alla vigilia quanto sudata in campo. Il 4-3 contro il Bordeaux è frutto di una grande caparbietà, ma anche di tanti errori banali contro un avversario che nelle ingenuità della capolista ha trovato linfa. Protagonista assoluto Edinson Cavani con il duecentesimo gol in maglia PSG e due assist decisivi.
Nonostante rimanga in vantaggio negli scontri diretti, il Bordeaux si arrende un’altra volta ai padroni di casa restando a una sola vittoria negli ultimi 17 anni. I 3 punti del posticipo sono la risposta, seppur goffa, alla sconfitta contro il Borussia Dortmund. Tifosi non esattamente felici della prestazione, ma sollevati da un risultato che è sembrato compromesso sul 2-2.
Il primo tempo è stato un vero monologo con i girondini arroccati dietro e soggiogati alla manovra del PSG. Di Maria, Neymar e Mbappé fanno il bello e il cattivo tempo trovando la via della porta in due occasioni nei primi dieci minuti. Gli ospiti, tuttavia, sono molto abili ad affondare il colpo quando emergono dalle ceneri. L’infortunio di Thiago Silva è presagio di sventura e, tempo un minuto, arriva la rete di Hwang alla prima occasione per i ragazzi di Paulo Sousa. Il coreano fa 6 in Ligue 1 e colpisce a centro area sul preciso corner di Bašić.
Per trovare la serenità, è servita ancora una volta una prestazione fenomenale di Di Maria che collabora con Cavani a meraviglia. Tre le occasioni costruite dal Fideo per il Matador e la rete dell’ex Napoli suggella questo sodalizio: un colpo di testa in sospensione che vuol dire 200 alla voce ‘gol con il PSG’. Il Bordeaux sparisce dal campo e le occasioni per dilagare sin da subito non manca. Costil è prodigioso su Mbappé, ma non può nulla sul tuffo di Marquinhos in pieno recupero. Inutile parlare dell’assistman: la punizione di Di Maria è il quattordicesimo passaggio vincente in stagione. Numeri da campione assoluto.
Quando tutto sembra finito e il primo tempo archiviato, ecco la ‘papera’ di Sergio Rico che rilancia su Pablo per un 2-2 che arriva addirittura al 49esimo minuto. Le insistenti proteste di Neymar e Cavani fruttano due gialli che sanno di nervosismo incontrollabile.
Questo si riversa su un secondo tempo giocato più con i piedi che con la testa. La ”’fortuna”’ del PSG questa sera è l’immenso talento di cui può disporre. Sergio Rico rischia il secondo patatrac lisciando un rinvio su cui De Preville è un falco, ma Kalu un po’ meno efficace. Marquinhos salva tutto accodandosi a Cavani e Di Maria per il titolo di MVP. Dopo il gol segnato e quello salvato, arriva la doppietta dell’ex Roma a togliere le castagne dal fuoco per il 3-2.
Mbappé sembra chiudere i conti sul 4-2, ma la gran botta di Ruben Pardo (neo-arrivato) dà fiducia a Paulo Sousa dopo qualche sprazzo di rinascita sotto il punto di vista del gioco. Il PSG capisce che non può sottovalutare gli ultimi 7 minuti più recupero e attacca come se fosse sullo 0-0. La rete del subentrante Icardi illude, ma viene annullata per fuorigioco di Mbappé.
Neymar fa in tempo a innervosirsi e farsi espellere. L’importante per Tuchel è portare a casa 3 punti che sembravano non voler arrivare. I tifosi fanno bene a sorridere a metà. Tutti i limiti caratteriali e psicologici sono emersi in un match che poteva finire nella prima mezzora. Il ritorno contro il Dortmund spaventa nonostante manchi ancora qualche giorno. L’ampio distacco dal Marsiglia, sconfitto al Vélodrome dal Nantes, porta già il pensiero al 3 Marzo: il giorno in cui i parigini devono arrivare al 110% della forma per ribaltare in casa il risultato più importante della stagione.
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