Le polemiche sul caso Ultras non accennano a fermarsi, questa volta dice la sua anche Spalletti accusando Inzaghi
Luciano Spalletti, ct della nazionale ed ex allenatore dell’Inter, ha commentato quanto sta accadendo a Milano sulle dinamiche Ultras-Mafia e San Siro.
Ormai le luci sullo stadio sono accese da settimane, ovvero da quando i vertici della Curva dell’Inter e del Milan sono stati arrestati.
Non ci sono sviluppi ulteriori sulla questione, se non delle conferme di fermi e delle dichiarazioni che tendono ad avvalorare la tesi che alle spalle delle rivendite maggiorate dei biglietti e del milione di euro “guadagnato” in modo illecito ci sia l ‘ndrangheta.
In modo indiretto anche la società dell’Inter e l’allenatore Inzaghi si sono trovati coinvolti per l’elargizione di biglietti alla tifoseria Nerazzurra che di per sé è un atto lecito, ma sembrerebbe che siano stati concessi troppi biglietti agli Ultras, forse a causa di pressioni costanti e richieste sempre più pretenziose da parte dei vertici della Curva nerazzurra.
Tra le prove ci sarebbe una telefonata, che in realtà non contiene alcun messaggio compromettente, in cui Ferdico avrebbe richiesto ulteriori biglietti per la finale di Champions ad Inzaghi, il quale avrebbe risposto con un diplomatico “Vedo quello che posso fare”, non conoscendo le intenzioni di Ferdico.
Fatta questa doverosa premessa, ecco le parole pungenti di Spalletti contro Inzaghi.
La frecciatina di Spalletti nei confronti di Inzaghi
Luciano Spalletti, a poche ore da Italia-Belgio di giovedì, durante un’intervista, trovandosi a dover discutere del caso ultras avrebbe commentato proprio la telefonata emersa tra Inzaghi e Ferdico, in questo modo:
“Io posso raccontare quello che ho vissuto a Milano e non mi sono mai trovato a che fare con queste situazioni. Anzi, non mi è nemmeno mai successo durante tutta la carriera che qualcuno mi abbia telefonato per certe cose.
E per questo l’ho trovata una cosa molto nuova, che mi ha sorpreso. Non lo so quali siano stati i rapporti precedenti, se uno non lo conosci penso sia difficile poter scambiarci delle parole. Io rispondo a tutti, anche a quelli che non conosco, però poi so riattaccare e so continuare la conversazione con chi mi telefona.”
Parole che accusano neanche troppo velatamente Inzaghi di aver in qualche modo assecondato gli ultras anche solo non riattaccando loro il telefono in faccia.
Simone Inzaghi, che mercoledì ha dovuto presentarsi come testimone a un’audizione con la Squadra Mobile di Milano, non ha commentato o risposto alla frecciatina del collega. La Società Inter sottolinea che la procura ha considerato esauriente quanto raccontato da Inzaghi.
I tifosi dell’Inter non hanno preso bene le insinuazioni dell’ex allenatore e sui social hanno cominciato a circolare delle foto di Spalletti in atteggiamento amichevole con alcuni ultras del Napoli.
Un saluto con l’amaro in bocca
Spalletti potrebbe essere stato guidato nelle sue “accuse” dall’amarezza con cui ha detto addio nel 2019 all’Inter dopo due stagioni vissute con il fiatone e con poche certezze, che si sono concluse con l’Inter che ha preferito le strategie e la visione di Conte, esonerando Spalletti.
Può essere che il risentimento nei confronti della Società abbia inasprito la posizione di Spalletti o che il suo fosse un onesto commento da allenatore che in passato ha preferito non immischiarsi mai in certe situazioni, consapevole o meno della finalità dei biglietti?
A prescindere da ipotetiche frecciatine e botta e risposta, non ci sono prove concrete del coinvolgimento di Inzaghi o dell’Inter negli affari illeciti dei vertici ultras nerazzurri.