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Carlo Ancelotti: lo specialista della “prima volta”

L’ultima apparizione a Goodison Park di Carlo Ancelotti, era coincisa con il suo esonero da allenatore del Chelsea; il 22 maggio 2011 infatti, i Blues uscirono sconfitti dal match in casa dell’Everton per 1-0, convincendo definitivamente Roman Abramovich a sollevare dall’incarico l’allenatore di Reggiolo. Oggi, quasi per uno scherzo del destino, la nuova avventura in terra inglese dell’ex tecnico del Napoli, è ripartita proprio dallo storico impianto dei Toffees.

Carlo Ancelotti si è preso subito la scena nella prima uscita del suo Everton, uscito vittorioso grazie alla rete di Dominic Calvert-Lewin, nel match interno contro il Burnley di Sean Dyche. La più classica delle partenze col piede giusto per Ancelotti, un vero esperto nelle gare d’esordio su una nuova panchina. I numeri parlano chiaro in questo senso, con “Re Carlo” che nei suoi 10 debutti ha ottenuto 7 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta. Una sconfitta che risale al 28 agosto 1996, quando il suo Parma uscì battuto 3-1 dall’Adriatico di Pescara nell’incontro valevole per il secondo turno di Coppa Italia. Gli ultimi 7 esordi, coincidono con altrettante vittorie alla guida di: Juventus, Milan, Chelsea, Paris Saint-Germain, Bayern Monaco, Napoli e Everton. Uno specialista, dunque, in questo tipo di situazioni, soprattutto grazie alla sua ormai lunga esperienza prima da giocatore e ora da allenatore, caratteristiche assai gradite alla proprietà dei Toffees che non ha esitato più di tanto nel puntare tutto su un nome così prestigioso per rilanciare un club ambizioso sì, ma in netta difficoltà nelle ultime stagioni, nonostante importanti investimenti. La prima vittoria, conquistata grazie al suo caro 4-4-2, è arrivata grazie a Calvert-Lewin, giovane di belle speranze non solo in ottica Everton, ma anche per la nazionale di Southgate. Un giovane talento come Moise Keane, finito ai margini durante la gestione Silva, e trattato non benissimo nemmeno dal tecnico a interim Duncan Ferguson che lo ha sostituito dopo un quarto d’ora scarso dal suo ingresso in campo contro il Manchester United. Un capitale per la squadra della parte blu di Liverpool assolutamente da recuperare anche alla luce della cifra pagata per acquistarlo dalla Juve in estate, e chissà che l’arrivo di un connazionale così importante, non aiuti l’attaccante italiano ad azzerare tutto e ripartire da capo.

Mauro Levati

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