Una nuova era del Barça all’insegna dei soliti valori: il calcio orizzontale, la cantera, la qualità e Lionel Messi. Non poteva essere che lui il primo marcatore della gestione Setién, arrivato sulla panchina blaugrana con enormi aspettative vista l’affinità tra il suo pensiero e la filosofia del club, ma comunque ostacolato da un ottimo Granada nella gara d’esordio al Camp Nou.
Eppure a decidere la partita è stata un’azione corale di grandissimo spettacolo, culminata con l’ennesima rete di Lionel Messi. Tutto nato da un recupero di Riqui Puig, che dalla partenza di Aleñá è diventato il centrocampista canterano più inseribile nelle rotazioni: il suo pressing ha dato il via a un’azione in velocità di grande qualità culminata col tacco di Vidal per Messi che non si è fatto pregare e ha messo in porta il suo gol numero 14 in campionato.
Eppure c’è tanto da sottolineare della prova di Puig: perché per quanto si parli benissimo di lui da tanto tempo poche volte aveva avuto un’occasione del genere di farsi notare. D’altronde aveva avuto opportunità in Copa del Rey in partite già scritte in cui anche le belle giocate non riuscivano a essere pesate nella giusta maniera. Stavolta invece è stato dentro una partita vera, protagonista di un Barcellona che oltre a cambiare il proprio presente sta gettando le basi per un futuro con tantissimi giovani da lanciare.
In mezzo al campo si è visto un piccoletto dai grandi guizzi, con un tocco di palla di grande raffinatezza e soprattutto un’agilità in grado di farlo risultare a volte imprendibile. Poi con Messi accanto è tutto più facile, il gol lo dimostra. E così il Barcellona di Setién parte con una vittoria, per quanto complicata: 3 punti per tenere il passo del Real e per dare all’allenatore ex Betis un’altra settimana di tempo per insegnare le sue idee ai calciatori.
Il suo sembra essere un cambiamento graduale, che già dalla settimana prossima però dovrà fare i conti con un test pesante come quello col Valencia a Mestalla. Tanto in fondo tutto può essere cambiato da Setién, tranne che alla fine i problemi li risolve sempre Lionel Messi.