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Calciomercato: la pagella dei 5 grandi ritorni in Argentina

La stagione calcistica in Argentina è terminata ufficialmente il 18 dicembre ed ha lasciato spazio al calciomercato: la finestra estiva (in Sudamerica le stagioni sono inverse rispetto all’Europa) durerà fino al 23 febbraio ed è già entrata nel vivo con qualche botto.

Le prime ufficialità, in particolare, hanno lasciato intuire che sarà una sessione di mercato all’insegna dell’amarcord: molti i cavalli di ritorno che si ricongiungeranno con colori già indossati e con cui hanno lasciato ottimi ricordi; una mossa che riaccende gli entusiasmi dei fan ma che può anche nascondere il rischio della più classica delle minestre riscaldate.

Juan Fernando Quintero – River Plate

Il fantasista colombiano ritrova la Banda dopo un inatteso risvolto extra-campo: le difficoltà economiche dell’impresa Kaisa, proprietaria del club cinese dello Shenzhen, in cui Juanfer si era trasferito nel 2020, hanno consentito al giocatore di svincolarsi e fare ritorno in Argentina. In tal modo, i Millonarios possono riaccogliere il loro n°10 (maglia, non a caso, lasciata libera da Carrascal), autore di 12 gol e 7 assist nella sua precedente esperienza al Monumental, tra cui quello indimenticabile nella finale di Copa Libertadores contro il Boca Juniors.

Voto: Ottimo acquisto per ritrovare quella qualità sulla trequarti che nella scorsa stagione era in parte mancata. Se Quintero saprà ritrovare la migliore condizione e se Gallardo riuscirà a reinserirlo nei meccanismi, può essere ancora determinante.

Gonzalo Bergessio – Platense

Lavandina ritorna a giocare in Argentina con la maglia del Calamar dopo 17 anni: con il Platense aveva iniziato la sua carriera sui campi delle serie inferiori argentine dal 2001 al 2005, mettendo a segno 28 gol in 90 presenze. Ritorno atteso per Bergessio, che non ha mai nascosto i suoi sentimenti per il club di Vicente López.

Voto: Un’operazione nostalgia che può nascondere molte insidie. Certo, anche a 37 anni un attaccante come Bergessio, habitué dell’area di rigore, può dire la propria, ma il rischio è che l’entusiasmo gonfi un po’ troppo le aspettative.

Mauro Boselli – Estudiantes

Non c’è due senza tre: quella che si è concretizzata negli ultimi giorni del 2021 sarà la terza tappa del bomber con la maglia biancorossa del club di La Plata. Passato anche per la Serie A con Genoa e Palermo, Boselli è un idolo del Pincha, dove vanta finora un invidiabile score di 60 gol in 123 presenze e dove fu un eroe della Libertadores 2009.

Voto: Usato sicuro. Boselli, nonostante i 36 anni, ritrova una maglia ed un ambiente dove ha sempre reso e dove sarà punto di riferimento, in una squadra che ha nell’essenzialità e della concretezza i suoi punti forti.

Darío Benedetto – Boca Juniors

Questo matrimonio s’aveva da fare: i tifosi del Boca Juniors hanno iniziato a rimpiangere Benedetto sin dal giorno del suo addio nel 2019 in direzione Marsiglia. Gli Xeneizes hanno passato due annate a cercare un suo possibile sostituto, senza riuscirvi: alla fine è stato lo stesso Pipa a porre fine all’agonia, comunicando alla dirigenza la sua volontà di rientrare per riprendere una storia che finora parla di 40 gol in 70 presenze.

Voto: Manna dal cielo. Negli scorsi anni la mancanza di un vero 9 ha pesato come un macigno nelle partite importanti per il Boca Juniors. A maggior ragione dopo l’addio di Tévez, era fondamentale riportare un pezzo da novanta alla Bombonera. Certo, la rosa ha anche altri buchi e l’arrivo di Benedetto non può essere la panacea a tutti i mali, ma è un ottimo inizio.

Diego Valeri – Lanús

Per tanti argentini che lasciano il campionato locale per andare in MLS, un nome illustre compie il percorso opposto, e che nome: Valeri è probabilmente il miglior argentino della storia del campionato statunitense, che ha vinto nel 2015 e di cui fu MVP nel 2017. Il suo rientro al Granate è la chiusura di un cerchio: con il club vinse il primo, storico titolo del 2007 e fu pilastro e capitano della squadra fino al 2013 con 170 presenze.

Voto: Acquisto ad alto coefficiente di possibile delusione. Valeri, nonostante l’innegabile qualità ed invidiabile esperienza, arriva in una fase calante della carriera e soprattutto, a 35 anni, dovrà reinserirsi in un gruppo che conta la presenza di un altro mostro sacro del club, il 41enne capitano Pepe Sand. La palla passa nelle mani di Jorge Almirón, nuovo allenatore del Granate.

 

Giacomo Cobianchi

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