Juventus, ora è tutto nelle mani di Thiago Motta. Il mercato è chiuso. La rosa è stata completata. L’uscita di Danilo, che non era mai entrato nel progetto del tecnico, è stata compensata dall’arrivo di Kelly e Vega, Vlahovic non è più l’unico attaccante, Kolo Muani è più di una alternativa. Resta da capire come sfruttare l’improvvisa abbondanza.
Vlahovic, un patrimonio da gestire
Il mercato di gennaio ha lasciato in eredità un upgrade in attacco: Kolo Muani non è un’alternativa, ma il titolare nella mente di Thiago Motta. Il tecnico non ha lasciato spazio alle interpretazioni e lo ha subito schierato dal primo minuto. Una scelta legittima ma che può influenzare il rendimento di Vlahovic. Il ragazzo sta vivendo una stagione tormentata. Negli ultimi anni era stato investito del ruolo di leader, si è sentito a lungo un intoccabile, anche perché il club si è liberato di Dybala prima e di Morata pur di lasciarlo al centro dell’attacco. Con Thiago Motta la situazione si è ribaltata: non è mai stato al centro del progetto e adesso rischia seriamente di finirne ai margini. Il messaggio, già chiaro, è diventato lampante contro l’Empoli. Vlahovic si deve adattare a Kolo e non viceversa.
La sfida di Thiago Motta: fare coesistere le due punte
Il destino di Dusan Vlahovic alla Juventus era già cambiato con l’arrivo di Thiago Motta, ma sembra ancora più difficile da decifrare dopo l’arrivo del calciatore francese a Torino. Nelle ultime settimane, anche prima dell’arrivo e dell’esordio di Kolo Muani, il panorama del calciatore serbo era mutato sino allo scenario limite: una Juve senza centravanti. Stupisce chi si stupisce: a Motta, Vlahovic non piace. Non perché non lo apprezzi, ma evidentemente preferisce un prototipo di attaccante diverso. Premesso ciò, i due possono e devono coesistere, perché la Juventus ha bisogno di entrambi per giocarsi un playoff di Champions, arrivare almeno tra i primi quattro in campionato e centrare almeno la finale di Coppa Italia.
La dirigenza si attende la svolta
Accontentato, ma anche inchiodato alle proprie responsabilità, Thiago Motta deve mostrarsi all’altezza del compito di gestire una rosa ampia e con calciatori di pari valore. Il messaggio arrivato dal mercato è chiaro. La società è venuta incontro al tecnico, che adesso deve imprimere una svolta, a cominciare dalla sfida in casa del Como, che si è rinforzata molto e in casa è sempre difficile da affrontare. E poi ci sono i play-off di Champions League, andata e ritorno con il PSV, e in mezzo la partita con l’Inter. Al termine di questo ciclo molto, se non tutto, sarà più chiaro, sia per Vlahovic, sia per la Juventus, sia per Thiago Motta. Senza il cambio di marcia che già da un (bel) po’ si aspettano a Vinovo, il percorso dell’attuale allenatore bianconero potrebbe inasprirsi sino a diventare impraticabile.