L’Inter ci ricasca. Non va oltre il 2-2 con il Bologna, risultato che costa la vetta solitaria in classifica. Anche vincendo la seconda partita da recuperare, con la Fiorentina, la squadra di Simone Inzaghi non potrà staccare il Napoli adesso a +3. Quanto basta, con il calciomercato aperto, per aprire un paio di riflessioni sulla rosa, con più di qualche spina. del tecnico Campione in carica.
L’Inter si ritrovala a subire la seconda rimonta in tre partite. Il Bologna, come il Milan, riesce a rientrare in partita sfruttando le disattenzioni di una squadra che non riesce a mantenere i gol di vantaggio. Rispetto allo scorso anno il cambiamento è evidente: nella stagione appena trascorsa se l’Inter andava in vantaggio, era impossibile da riprendere. In questa, invece, seppur drammatizzata a dovere dal “tafazzismo”, sport preferito dai tifosi dell’Inter come quello di contestare comunque una squadra capace di collezionare 44 punti in 19 giornate. Un signor girone d’andata penalizzato dalle rimonte subite. L’Inter si è fatta sorprendere dal Milan in supercoppa, dalla Juventus e dal Bologna in campionato. E in generale, nei casi più eclatanti, ha sempre messo in mostra una cerca incapacità di gestire umori e momenti della partita.
Le difficoltà incontrate dall’Inter sono fotografate anche dal momentaccio di Asllani. Contro il Bologna doveva essere la sua notte, invece l’ex Empoli ha vissuto una serata da incubo. A Inzaghi, piace, gli ha concesso una chance importante. Nessuno gli chiede di sostituire per qualità e corsa Calhanoglu ma il ragazzo fatica a dare anche altre risposte. La sensazione è che Asllani abbia tutte le carte in regola per esplodere, e l’Inter vorrebbe evitare che il boom arrivi lontano dalla Pinetina. Premesso che l’infortuno occorso al turco lo lascerà in panchina almeno per un paio di settimane, è logico che nelle scelte di Simone Inzaghi pesino anche i mal di pancia di Frattesi, e i problemi fisici legati ad Acerbi.
Le idee arriveranno e saranno più chiare con il calciomercato. L’Inter deve puntellare più che investire e l’idea è di monitorare il mercato in attesa di una risposta concreta. In questa ottica non dispiacerebbe riportare a casa talenti che hanno mostrato il loro valore nel medio e lungo periodo. Uno gioca proprio nel Bologna. È quel Fabbian lasciato andare e maturare a crescere in provincia, prima in B e poi nella massima serie. Il centrocampista ha talento e potrebbe rivestire il nerazzurro per una cifra vicina ai 12-15 milioni di euro. Il prezzo fissato per la recompra è giudicato eccessivo, ma l’idea resta eccome.
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