Simone Inzaghi ha il suo bel da fare: deve arrivare in fondo a tutte le competizioni con il molto che ha, ma che potrebbe rivelarsi non sufficiente. L’Inter ha deciso, al netto dell’arrivo di Zalewski, peraltro immediatamente decisivo nel derby, di non muovere foglia: il mercato ha lasciato intatta una rosa competitiva ma un po’ sciupata da età ed acciacchi dei suoi petali più preziosi.
Inzaghi, Obiettivo numero uno:Â vincere gli scontri diretti
L’Inter è un po’ appannata: deve ritrovare alcuni elementi e alzare il rendimento negli scontri diretti. La chiave è tutta nelle sfide con le pari grado, perché con le medie o piccole la squadra ha ripercorso la strada battuta benissimo nella scorsa stagione. Quest’anno sono arrivate due vittorie molto convincenti con Atalanta e Lazio, ma due pareggi con la Juventus e  il Napoli. Un solo punto su sei, arrivato in pieno recupero, contro il Milan. Adesso ci sono quattro partite, le due con la Fiorentina in quattro giorni e poi quelle inframezzate dalla sfida in casa con il Genoa. Prima a Torino con la Juventus, poi al Maradona contro il Napoli. Insomma, i primi di marzo lasceranno  sicuramente un quadro molto più chiaro della classifica e delle ambizioni di una squadra che per continuare a sperare nello scudetto deve cercare di invertire la tendenza.
Obiettivo numero due: recuperare gli uomini chiave
L’obiettivo numero due è recuperare tutti gli uomini chiave. Sono tre giocatori, più degli altri, che possono spostare gli equilibri e le prospettive. Il primo è Mkhitaryan, che deve lasciarsi alle spalle qualche stop forzato e sperare che gli acciacchi non diventino cronici. Indispensabile anche il ritorno a pieno regime di Calhanoglu che ha saltato sei partite. Federico Dimarco è un giocatore sempre presente, è uno dei migliori uomini assist tra i difensori, i suoi gol sono sempre stati importanti. L’ultimo però è arrivato a fine dicembre nella gara con il Cagliari. Da allora, solo un assist nelle ultime sei partite. Si tratta di numeri importanti, ma evidentemente serve uno step in più per raggiungere i picchi di rendimento che possono spostare l’ago della bilancia verso i nerazzurri in una fase decisiva della stagione.
Obiettivo numero tre: sfruttare Zalewski
L’ultimo obiettivo è sfruttare al meglio le caratteristiche di Nicola Zalewski: l’esterno ex giallorosso si è immediatamente calato nella parte richiesta da Simone Inzaghi aiutato sia dalla fiducia che gli è stata concessa, sia dalle caratteristiche, maggiormente aderenti all’idea di 3-5-2 dell’allenatore nerazzurro. Zalewski che nasce come esterno d’attacco, ha più familiarità nell’interpretare un ruolo dove il quinto ha spiccate attitudini offensive. Resta da capire come se la caverà quando sarà chiamato a difendere, ma c’è legittima curiosità di vedere un talento sbocciato con Mourinho in un contesto diverso da Roma, dove l’ambiente gli era ormai ostile.