C’è davvero poco tempo per tutti, ma ognuno studia le proprie strategie per centrare l’obiettivo e rinforzare la rosa
A otto giorni dalla fine del calciomercato sono ancora tanti i nomi al centro di trattative. Poco più di una settimana per trovare un’intesa, arrivare alla fumata bianca e ufficializzare l’acquisto. C’è davvero poco tempo per tutti, ma ognuno studia le proprie strategie per centrare l’obiettivo e rinforzare la rosa con gli ultimi giocatori. Sono coinvolti tutti i club: dalle big alle piccole squadre. E c’è chi sogna anche l’occasione di fine mercato. Ma vediamo quali sono i nomi al centro del mercato.
È il vero tormentone dell’estate 2024. Il Napoli lo ha messo sul mercato appena è terminata la stagione scorsa, ma a otto giorni dal gong Antonio Conte – che già lo ha fatto presente in conferenza, non senza essere polemico – se lo ritrova ancora in rosa senza poterlo e volerlo convocare. Tutto nasce dalla richiesta esagerata di Aurelio De Laurentiis che voleva 150 milioni di euro, poi abbassati a 130. Ma resta una cifra altissima per tutti e dalla trattativa sono scappati Psg, Chelsea e i club arabi. Adesso, o almeno così sembra, potrebbero bastare 100 milioni di euro. Ma ancora non si è fatto vivo nessuno, anche se all’orizzonte è rispuntato l’Arsenal che ha mollato la pista Gyokeres dello Sporting Lisbona.
È il grande sogno di Antonio Conte, suo pupillo. Il tecnico salentino vuole soltanto Big Rom al centro dell’attacco del Napoli, dopo le due esperienze all’Inter e la stagione alla Roma del centravanti belga. La trattativa non è ancora in fase di conclusione. Anche perché, appunto, Osimhen sta bloccando tutto. Il Chelsea ha già rifiutato diverse offerte di Aurelio De Laurentiis, che per Romelu si è spinto fino a 30 milioni di euro, bonus compresi. Ma i Blues pretendono 43 milioni di euro senza sconti. E così tutto diventa più arduo.
È fuori dal progetto di Thiago Motta, che su di lui non ha mai cambiato idea. Così l’esterno è finito ai margini della rosa e si allena con gli esuberi, senza avere la possibilità di provare a convincere il tecnico italo-brasiliano. Chiesa ha un contratto con la Juventus fino al 30 giugno 2025. Tra qualche mese può accordarsi per andare via a parametro zero, ma negli ultimi giorni su di lui è piombato il Barcellona. I catalani volevano Nico Williams, ma non sono riusciti a convincere l’Athletic Bilbao. Da qui hanno virato, con i 60 milioni di euro di budget, su Rafael Leao, ma per il Milan a pochi giorni dal gong è incedibile. Da qui l’idea Chiesa: costa solo 15-20 milioni di euro. L’ostacolo resta l’ingaggio: l’esterno vorrebbe percepire più dei cinque milioni di euro attuali. E piace anche al Chelsea e, in maniera più defilata, a Inter e Milan.
Rischia di dover faticare un bel po’ per riconquistare il cuore e la stima dei tifosi dell’Atalanta. Per loro è un beniamino assoluto al di là della tripletta realizzata nel 3-0 rifilato al Bayer Leverkusen nella finale di Europa League il 22 maggio. Gian Piero Gasperini era pronto a puntare su di lui per la stagione che verrà e il nigeriano cosa combina? Legge sui siti e sui giornali di un possibile interessamento del Psg e si autoesclude dalla lista dei convocati per la gara di Lecce di lunedì 19 agosto, valida per il primo turno di campionato. Morale: la Dea vince 4-0 con le doppiette di Brescianini e Retegui e il Psg, per il momento, non sembra bussare alla porta dell’Atalanta. Così adesso Lookman ha fatto dietrofront ed è tornato ad allenarsi con il resto della squadra.
Lui forse l’ha combinata più grossa di Lookman. È un passo dalla Juventus, che ormai si è avvicinata ai 60 milioni di euro richiesti dall’Atalanta. Però, durante la trattativa il centrocampista olandese ha tradito la fiducia del club e di Gian Piero Gasperini. Ha, infatti, puntato i piedi ed è finito fuori rosa perché, come ha fatto sapere il tecnico alla vigilia della finale di Supercoppa Europea contro il Real Madrid (poi persa 2-0 a Varsavia il 14 agosto), ha smesso di allenarsi. Anzi, sta continuando a presentare certificati medici per giustificare la sua assenza a Zingonia. In attesa dell’addio. Intanto, l’Atalanta si è cautelata con Samardzic.
Questo è un braccio di ferro che coinvolge la Fiorentina. Come Koopmeiners dell’Atalanta, anche Nico Gonzalez si è promesso alla Juventus, trovando da tempo l’accordo. Ma Rocco Commisso, pur avendo promesso al giocatore di lasciarlo partire in caso di offerta di una big, non vuole darlo proprio agli acerrimi rivali bianconeri. E ha bloccato l’affare. Facendo un piccolo passo indietro e pretendendo 40 milioni di euro. Al momento, la Vecchia Signora si è spinta fino a 32 milioni più bonus. Ed è fiduciosa di arrivare alla fumata bianca, ma anche per Nico Gonzalez il tempo stringe.
La Roma e i suoi tifosi hanno atteso per alcuni giorni la risposta definitiva di Dybala che non aveva ancora preso una decisione riguardo il suo futuro. Ma giusto ieri l’argentino ha detto sì ai 75 milioni di euro in tre anni dell’Al-Qadsiah. Il club saudita ha poi incontrato la Roma e nella tarda serata di ieri l’accordo è stato trovato a quattro milioni di euro. Nell’attesa che arrivassero tutte queste risposte, l’argentino si era allenato regolarmente, ma la panchina di Cagliari era stato un segnale importante. Ora bisogna trovare un degno sostituto della Joya: in pole c’è Boga.
Da settimane Simone Inzaghi chiede un difensore per completare la rosa e avere tutti i ruoli coperti in questa lunga, lunghissima, stagione tra campionato, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions e il nuovo Mondiale per club a 32 squadre. Oaktree ha bocciato ogni giocatore che avesse più di 30 anni. Così il club di viale della Liberazione ha deciso di puntare su un giovane ed è stato individuato in Tomas Palacios, 21 anni, dell’Independiente Rivadavia. Adesso Palacios è sempre più vicino all’Inter, che punta a chiudere entro domani. L’offerta nerazzurra è di 6,5 milioni di euro. Il club argentino chiede il 10% di una futura rivendita. Si sta arrivando a un accordo.
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