A differenza di quanto avvenuto giusto un anno fa, non c’è stata la corsa all’acquisto del grande campione per rinforzare la rosa e dare lustro al torneo
Da qualche giorno è calato il sipario anche sulla sessione estiva del mercato saudita. Questa volta, però, a differenza di quanto avvenuto giusto un anno fa, non c’è stata la corsa all’acquisto del grande campione per rinforzare la rosa e dare lustro al campionato. I numeri confermano il trend negativo: dai 940 milioni di euro spesi tra cartellini e ingaggi nella sessione 2023 si è passati ad una cifra di 330 milioni per attrarre nuovi stranieri.
Di questi, 206 segnano il valore degli undici big sbarcati nel Golfo, di cui quattro sono parametri zero. Per intenderci, solo l’Al Hilal un’estate fa aveva raggiunto questa cifra con tre giocatori: Neymar, Malcom e Ruben Neves. Pesano, su questo passo indietro di investimenti, il rifiuto di Dybala e l’affare saltato di Osimhen, alla fine finito in prestito al Galatasaray, in Turchia. Altri, invece, non hanno resistito al richiamo dei petroldollari. Ma vediamo chi sono i 10 nuovi giocatori arabi più pagati.
Il difensore della Roma, che con il suo addio ha permesso ai giallorossi di chiudere due parametri zero come Hermoso e Hummels, è soltanto l’ultimo della lista. In pratica Smalling, con un passato anche al Manchester United, è stato ceduto dalla Roma con Joao Costa, esterno brasiliano di soli 19 anni che fino all’anno scorso era nella Primavera capitolina e quest’anno è stato pagato nove milioni di euro. Tornando a Smalling, è pronto a iniziare una nuova avventura. A Roma ha vinto, con José Mourinho allenatore, la Conference del 2022.
Ha detto addio al Real Madrid, dopo tantissimi trionfi con la maglia dei Blancos, per trasferirsi a Khobar, città saudita dell’est. In pratica, dal club più titolato del mondo alla neopromossa di Saudi League con già le ambizioni da big. Con le Merengues Nacho è rimasto 12 stagioni e ha vissuto una delle epoche più vincenti del club. Ha portato a casa 26 trofei (tra questi, addirittura sei Champions) in 364 gare disputate.
Nella lista c’è anche un italiano: si tratta di Giacomo Bonaventura, rimasto svincolato dopo la scadenza del contratto con la Fiorentina. All’età di 34 anni è stato anche il grande escluso di Luciano Spalletti per Euro 2024. Ha un passato tra Pergocrema, Atalanta, Padova, Milan e Fiorentina. Questa estate Bonaventura ha firmato a parametro zero per i sauditi dell’Al Shabab, squadra in cui gioca Ferreira Carrasco e il cui direttore sportivo è l’italiano Domenico Teti.
Ha sempre detto che in Italia non avrebbe mai indossato una maglia diversa da quella del Cagliari. Ha mantenuto la promessa fatta ai tifosi sardi. Dopo i cinque anni trascorsi in rossoblù, ha deciso di dire addio all’Italia e di trasferirsi in Saudi League, all’Al Qadsiah, trasferendosi a parametro zero. Nelle prime due gare di Saudi League è già diventato, con la sua inseparabile maglia numero uno, il padrone del centrocampo.
Tanti i flop degli ultimi anni con le casacche di Chelsea e Barcellona. È rinato, però, in Ligue 1 con la maglia del Marsiglia, tanto da segnare 30 gol in 51 presenze. Poi è arrivata l’offerta araba da nove milioni di euro, da parte del neopromosso Al Qadsiah, che il club francese ha deciso di accettare. Ed ecco che anche Aubameyang adesso è un giocatore del campionato saudita.
Addio all’Europa dopo che Daniele De Rossi lo ha scaricato e messo alla porta. Così Aouar è finito all’Al Ittihad, la squadra che avrebbe dovuto allenare Stefano Pioli, ma che invece ha virato in maniera decisa su Laurent Blanc. È stato proprio l’allenatore a puntare su di lui facendo investire al club la bellezza di 12 milioni di euro. Aouar ha avuto diversi problemi fisici, ma all’età di 26 anni adesso cerca il riscatto. Giocherà in mezzo al campo con altri due campioni: Kanté e Fabinho.
Strana la sua storia. Fino a luglio sembrava potesse sbarcare in Italia per vestire la maglia dell’Inter e fare il vice Sommer, studiando da primo e chissà, magari, un giorno diventare l’erede di un fuoriclasse tra i pali come Julio Cesar. Invece, Bento giocherà nell’Al Nassr di Cristiano Ronaldo. Il club ha offerto 18 milioni di euro all’Atletico Paranaense. Attenzione, il suo è comunque stato un esordio da incubo: nella sconfitta in finale di Saudi Super Cup contro l’Al Hilal (1-4), Bento ha pasticciato coi piedi in occasione della quarta rete firmata Malcom.
Forse, se si prende in considerazione il nome del giocatore, è l’acquisto più importante di questa estate fatto da un club dell’Arabia Saudita. Il terzino portoghese, dopo Benfica, Valencia, Inter, Juventus, Manchester City e Bayern Monaco, si è trasferito all’Al Hilal per 25 milioni di euro, con un contratto maxi da 15 milioni netti a stagione per i prossimi tre anni.
In Europa è durato soltanto pochi mesi. Nel gennaio scorso il Benfica lo ha acquistato dal Santos per 19 milioni di euro. Ma ora Marcos Leonardo, all’età di 24 anni, ha deciso di andare in Arabia Saudita. Il rischio è dietro l’angolo. Gabri Veiga, un anno più grande e a lungo inseguito dal Napoli nel 2023, si è perso dopo gli alti e bassi con l’Al Ahli.
L’Al Ahli si stava già gustando l’arrivo di Osimhen per 80 milioni di euro (e 160 milioni di euro in quattro anni come ingaggio), ma il dietrofront del Napoli ha spinto il club saudita a virare su Toney, pagandolo 42 milioni di euro dal Brentford. Dopo la squalifica di otto mesi per scommesse, l’attaccante inglese è tornato a giocare lo scorso gennaio contribuendo alla salvezza del club. Nella sua nuova squadra condividerà il reparto assieme a Roberto Firmino.
In termini economici la scena, in questa sessione estiva di mercato, se l’è presa Moussa Diaby, sbarcato in terra saudita per 60 milioni di euro dall’Aston Villa. Presentatosi con una doppietta in amichevole rifilata all’Inter, l’esterno va a completare il reparto offensivo dell’Al Ittihad di Karim Benzema. Per la felicità di Laurent Blanc.
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