Calciomercato, corsa a Nico Williams: il tempo è denaro

Nico Williams, una delle stelle più brillanti in questo Europeo, è sul punto di lasciare la Spagna, o meglio, il campionato spagnolo. Questione di tempo, che mai come in questo caso, è denaro. Il Barcellona è sulle tracce del calciatore dell’Athletic Bilbao da mesi, ma rischia di pagare, nel senso più pieno del termine, una situazione economica che apre le porte della Premier, indipendentemente dalla volontà del diretto interessato.

Nico Williams: clausola da 58 milioni di euro

Nico Williams ha rinnovato con l’Athletic Bilbao lo scorso dicembre 2023 fino a giugno 2027 e la sua clausola, sebbene non sia stata resa ufficialmente pubblica in quanto il club è solito mantenerla privata, è di circa 58 milioni di euro. Per filosofia societaria, l’Athletic non si siede a trattare. Chi arriva con l’assegno, acquisisce i diritti sportivi del calciatore. 58 milioni di euro non sono pochi in Spagna, ma poco più di una spesa media in Premier. In Inghilterra, un acquisto come quello del più giovane dei Williams per 58 milioni di euro rappresenta un vero affare. Chelsea, Tottenham e Arsenal stanno preparando i bonifici ma occhio anche all’Aston Villa.

Pazza idea Barcellona: Williams e Yamal insieme

Il Barcellona, complice una situazione economica molto delicata, non ha ancora chiuso la trattativa per riunire i due giovani fenomeni sotto lo stesso tetto calcistico: l’idea è di rispondere con Williams e Yamal a Vinicius e Mbappé. Fra il dire e il fare ci sono di mezzo un mare di debiti. Il Barça non ha le risorse finanziarie per comprare Nico, ma potrebbe raccogliere il tesoretto di 58 milioni attraverso le cessioni. In questo senso gli indiziati sarebbero Raphinha o De Jong. Laporta ci sta lavorando, ma il tempo stringe. Per sua fortuna Nico non deciderà finché la Spagna sarà ancora impegnata nell’Europeo ma le ore sono comunque contate: con ogni probabilità il suo futuro si deciderà prima della fine di luglio.

La clausola, un’arma a doppio taglio

La clausola è un’arma a doppio taglio perché il ragazzo paradossalmente potrebbe finire Inghilterra e giocare in una squadra non in grado di lottare per il titolo. In Spagna il Barcellona gli garantisce la ragionevole certezza di puntare alla Liga, in Inghilterra il ventaglio di scelta è più ampio ma rischia anche di generare un vantaggio dal punto di vista economico ma non sportivo. Il ragazzo, per ora, non ha fretta, anche perché sta benissimo all’Athletic e vuole concentrarsi solamente sugli Europei. Dopo prenderà una decisione o comunque dovrà adeguarsi a un futuro che non è solo nelle sue mani.

 

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