Serviva la vittoria per dare continuità alla supercoppa vinta settimana scorsa e, al 74’, una rete di Layvin Kurzawa ha regalato i primi tre punti allo spagnolo Unai Emery, all’esordio in Ligue 1 con PSG. In un campo difficile (35 punti sui 50 totali del Bastia durante la scorsa stagione sono arrivati in casa) con una formazione molto rimaneggiata (assenti i vari Cavani e Kryokowiak, in panchina Verratti e Matuidi), i parigini hanno avuto parecchie difficoltà a superare il muro corso preparato da Francois Ciccolini. Il nuovo 4-2-3-1 di Emery avrà bisogno di tempo per essere assimilato completamente ma già abbiamo potuto osservare alcune peculiarità fra la supercoppa di settimana scorsa e l’odierna trasferta in Corsica.
Sugli scudi va certamente Angel Di Maria, posizionato come esterno sinistro del terzetto offensivo di centrocampo e ora con maggiori possibilità di movimento. “Hombre del partido” nella trasferta corsa, da un suo filtrante nasce l’azione dell’1-0, con neo entrato Jesé Rodriguez che segue il movimento ma non riesce a superare il portiere Leca, trovando un lestissimo Kurzawa pronto a colpire al volo a porta sguarnita. In crescita anche Adrien Rabiot, adesso molto più preciso e pulito nel tackles difensivi; importanti minuti gli sono stati concessi nel precampionato, che fanno ben sperare per il proseguo della stagione in cui è chiamato a ritagliarsi finalmente un ruolo di primo piano. Ancora in rodaggio, ma con ottimi risultati, è la difesa: qualche amnesia di troppo avrebbe potuto costare il vantaggio ai corsi, ma Crivelli è stato altrettanto impreciso. Da segnalare l’ottima prestazione del giovanissimo Presnel Kimpembe: classe 1995, ha dimostrato personalità e discrete doti nell’impostare l’azione. La rete di Kurzawa, oltre a diverse altre falcate sulla fascia sinistra, vanno inoltre a certificare di come questo a Parigi sia l’anno del terzino franco-polacco, con l’ex Maxwell che sembra rilegato alla panchina. E restando in tema italiano, si segnala l’ottima prestazione di Javier Pastore, posizionato trequartista: tante giocate e una libertà di movimento che ci fa pensare che a fine stagione possa chiudere in doppia cifra.
Un po’ sottotono invece Ben Arfa, schierato come unico terminale offensivo, che aveva fatto bene in Supercoppa. Una volta rientrato Cavani è probabile che si accomodi in panchina. Senza dimenticare la voglia di riscatto mostrata nel secondo tempo da Jesé Rodriguez: l’impressione è che anche Lucas non sia certo del posto. L’assalto alla quinta Ligue 1 (e all’Europa, dove Emery ha vinto negli ultimi 3 anni) è appena cominciato.