Il settimo posto conquistato alla penultima giornata e la qualificazione, per il secondo anno consecutivo, all’Europa League. Una Bundesliga decisamente positiva quella disputata dal Wolfsburg che ha confermato di essere una squadra solida, con una precisa identità di gioco e la voglia di continuare a crescere per restare nelle zone nobili della classifica. Prima di pensare all’anno prossimo, però, bisogna giocare l’ottavo di ritorno di Europa League contro lo Shakhtar dove servirà compiere una vera impresa per passare il turno. Missione complicata ma i ragazzi di Glasner hanno le possibilità per ribaltare il due a uno dell’andata.
Due stagioni difficili con il club ad un passo dalla retrocessione in Zweite prima di cambiare passo; la svolta l’anno scorso con il Wolfsburg capace di prendersi la qualificazione all’Europa League. Obiettivo replicato al termine di un campionato lungo e dopo un testa a testa contro il Friburgo. I Wölfe hanno adottato, di base, due moduli (il 4-4-2 o il 4-2-3-1) senza mai perdere di vista la propria filosofia. La difesa, sesta meno battuta di tutta la Bundesliga, ha potuto contare sulla crescita di Brooks, sull’imposizione di Pongračić e due esterni bravi in entrambe le fasi di gioco. Due parole le merita il giovane croato il cui futuro appare decisamente roseo: forte fisicamente, bravo nell’anticipo e con una discreta qualità tecnica. Passando al centrocampo ci troviamo di fronte ad un reparto completo: l’intelligenza tattica di Schlager il cui compito è quello di dare equilibrio alla squadra, la forza fisica di Arnold chiamato a dare protezione al reparto difensivo ma anche abile negli inserimenti senza palla e due esterni di come Joao Victor e Mehmedi o Brekalo e Steffen bravi nel creare costantemente la superiorità numerica.
In avanti l’elemento più importante è stato, senza ombra di dubbio, Weghorst; l’attaccante olandese, con i suoi sedici goal (a cui vanno aggiunti anche tre assist), si è letteralmente preso la squadra sulle spalle portandola al settimo posto. Punto di riferimento fondamentale per Glasner vista la sua capacità di occupare l’aria di rigore, la bravura nel gioco aereo e una tecnica di assoluto valore. Il gioco dei Wölfe conta molto sulla presenza del numero nove capace, con il suo fisico, di favorire gli inserimenti dei compagni
Questa stagione non è ancora conclusa considerando il ritorno di Europa League dove il Wolfsburg deve rimontare il due a uno subito in casa. L’obiettivo del club, però, è quello di proseguire un percorso iniziato l’anno scorso. La rosa è forte e, con qualche investimento, si potrebbe anche pensare di lottare per un posto in Champions League.
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