Una stagione lunga, complicata sotto ogni aspettativa e terminata con una salvezza ottenuta solo grazie allo spareggio con l’Heidenheim; un doppio confronto in cui il Werder Brema è riuscito ad avere la meglio per via dei goal in trasferta. Il due a due contro il club di Zweite ha dimostrato tutte le difficoltà dei Grün-Weißen incapaci di imporre la loro superiorità e di chiudere, definitivamente, il match. Alla fine, però, Eggestein e compagni hanno raggiunto l’obiettivo e ora possono tirare un gran sospiro di sollievo; la permanenza in Bundesliga regala un’ultima grande soddisfazione a Claudio Pizarro, attaccante simbolo dei biancoverdi e che si ritira nel migliore dei modi. Passata la paura bisogna resettare tutto e preparare la prossima stagione, quella in cui il Werder deve obbligatoriamente dimostrare di più di uno spareggio.
E’ andato, quasi, tutto male nella stagione del Werder Brema; i ragazzi di Kohfeldt, infatti, sono riusciti ad evitare il peggio negli ultimi novanta minuti. Un match in cui è successo praticamente di tutto a partire da un clamoroso autogol che ha permesso al club di indirizzare sui propri binari la sfida con l’Heidenheim. La permanenza in Bundesliga deve essere un punto di partenza nel processo di rilancio dei Grün-Weißen; il primo punto da sistemare deve essere, obbligatoriamente, un reparto difensivo che ha dimostrato gravi lacune. La coppia centrale Veljkovic-Moisander è stata protagonista di una pessima stagione caratterizzata da continui errori; anche la prima alternativa, Vogt, non è stato all’altezza delle esigenze della squadra. Il reparto che, probabilmente, ha deluso di più è stato il centrocampo con il duo Eggestein-Klaassen il cui rendimento è stato decisamente sotto le aspettative nonostante qualche buona prestazione siano riusciti a fornirla. Nella prossima stagione hanno l’obbligo di alzare il livello considerando il bagaglio qualitativo e tecnico di cui dispongono. Rendimento scadente anche per Bittencourt incapace, per la maggior parte del campionato, di dare quel brio in più alla manovra offensiva; per quanto riguarda i due esterni, Augustinsson (decisivo contro l’Heidenheim) e Gebre Selassie, hanno trovato serie difficoltà nel svolgere al meglio le due fasi di gioco.
Passando al reparto offensivo, le cose non sono poi andate così male; Sargent, Osako, Fullkrug, Rashica e Selke hanno prodotto venticinque goal. L’unico attaccante a non aver trovato la via della rete è stato Pizarro ma sappiamo come la sua importanza all’interno del mondo Werder vada l’oltre l’aspetto realizzativo. In vista della prossima stagione l’attacco sembra l’unico reparto che potrebbe anche non essere modificato.
Migliorare quanto fatto in questa stagione è piuttosto semplice considerando che fare peggio significherebbe retrocedere. La rosa è di buon livello ma serve recuperare alcuni elementi dal punto di vista mentale; questo aspetto, unito a qualche innesto di qualità, può riportare il Werder a posizioni di classifica più adeguate alla storia del club. La rinascita parte da una salvezza raggiunta al fotofinish.
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