Undici vittorie, quattro pareggi, diciannove sconfitte (seconda squadra ad aver perso più partite in Bundesliga) e una difesa tutt’altro che solida. Il Mainz, nonostante questi dati negativi, ha trovato la salvezza in modo piuttosto tranquillo complici anche il cammino di Paderborn, Dusseldorf e Werder Brema. Il campionato dei Nullfünfer è andato a momenti con una sola vittoria nelle prime sei giornate ma anche strisce positive, in particolare quella dall’otto febbraio al diciassette maggio, che ha permesso alla squadra di tagliare il traguardo. La svolta nella stagione del Mainz è stato il cambio in panchina con il passaggio da Schwarz a Beierlorzer bravo a prendersi una bella rivincita dopo l’esperienza negativa alla guida del Colonia.
Se la salvezza del Werder Brema è stata per certi versi immeritata, non si può dire lo stesso per quanto riguarda la permanenza in Bundesliga del Mainz; la squadra ha dimostrato di avere qualità tecniche e mentali superiori rispetto a chi lotta per non retrocedere. Nella stagione, però, ci sono state alcune difficoltà tra cui una fase difensiva non proprio impermeabile; oltre alle negative prestazioni dei singoli (St. Juste e Niakhate su tutti) il problema è stato anche collettivo con la squadra incapace di sostenere un modulo, il 4-2-3-1, troppo sbilanciato. Mancanza di equilibrio dovuta soprattutto ad una poca continuità fornita da Latza e Kunde Malong; i due, cervello e forza fisica della squadra, hanno giocato una stagione al di sotto delle loro possibilità e il club ne ha risentito.
L’altra faccia della medaglia del 4-2-3-1 utilizzato da Beierlorzer è un reparto offensivo colmo di qualità; alle spalle di Mateta (attaccante forte fisicamente ma la cui stagione è stata condizionata da un serio infortunio al menisco) agisce un terzetto il cui punto forte è una vecchia conoscenza del calcio italiano. Stiamo parlando di Quaison, giocatore di una tecnica superiore e che si è preso sulle spalle la squadra terminando la Bundesliga con tredici goal e due assist; tralasciando il discorso prettamente numerico, il talento svedese è stato l’arma nella stagione del Mainz grazie alla sua personalità e alla capacità di trascinare i compagni nei momenti di difficoltà.
Pensare ad un Mainz in grado di lottare per l’Europa League (nonostante in Bundesliga le sorprese, primo posto escluso, sono all’ordine del giorno) è piuttosto complicato. Quello che invece può fare la squadra, sistemando la fase difensiva, è terminare la prossima stagione tra l’ottavo ed il decimo posto.
Paul Pogba e la Juventus hanno deciso di dirsi addio. Il centrocampista francese e il…
A Roma il Ranieri ter è iniziato con l’auspicio che l’allenatore aggiustatore per eccellenza possa,…
È giunta al termine la storia d’amore tra il club bianconero e il centrocampista francese:…
Nella notte italiana, Radamel Falcao è diventato il colombiano con più gol nella storia del…
L’Italia di Spalletti a Bruxelles per i primi due match point: la nazionale azzurra può…
I rossoneri spingono per riuscire a prendere il centrocampista dell’Hellas Verona già a gennaio, ma…