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Bundesliga: la stagione del Lipsia

Una stagione complessa in cui il Lipsia che non è riuscito a prendersi quel Meisterschale tanto desiderato dalla società da quando il club è salito in Bundesliga. I ragazzi di Nagelsmann hanno confermato il terzo posto ottenuto lo scorso anno e, prima di proiettarsi al prossimo campionato, devono pensare ad una Champions League che può riservare piacevoli sorprese. La sfida con l’Atletico Madrid è decisamente complicata (considerando anche l’assenza di Werner passato al Chelsea) ma il tipo di format, che prevede partite secche, concede a tutti la possibilità di andare avanti.

Lipsia, i soliti problemi

La Bundesliga 2019/2020 ha confermato come il Lipsia sia ormai diventata una realtà importante del campionato tedesco sia come non riesca a fare il definitivo salto di qualità per competere contro un colosso del calibro del Bayern Monaco. Quest’anno sembrava potesse essere l’anno della definitiva consacrazione ma, a causa di una rosa non lunghissima, gli infortuni e qualche passo falso di troppo, la squadra si è dovuta “accontentare” del terzo posto. Nel sistema di gioco messo in campo da Nagelsmann grande importanza la hanno avuta i tre centrali chiamati ad un grande lavoro specie nelle situazioni in cui la squadra si trovava a dover difendere a campo aperto; da questo punto di vista il problema è stato l’infortunio di Orban che ha privato il Lipsia di un leader importante. Anche gli esterni hanno avuto un grande impatto con Angelino assolutamente determinante come fonte di sfogo offensivo per i Bullen: forza fisica, grande capacità e corsa e ottimo piede le sue caratteristiche principali. In avanti tanta qualità con Forsberg che quest’anno ha avuto meno spazio ma è stato ugualmente decisivo soprattutto nel girone di Champions League. Passiamo a Schick e Nkunku; il primo, dopo l’esperienza non proprio felice con la maglia della Roma, sembra aver trovato la sua isola felice e sotto la guida di Nagelsmann è riuscito a far vedere tutte le sue qualità. Il centrocampista, invece, può essere utilizzato sia come mezzala nel 3-5-2 sia come trequartista nel 3-4-2-1 da trequartista; giocatore giovane con ampi margini di miglioramento ma tanta qualità e capacità di spaccare la partita da un momento all’altro. Altro elemento con una tecnica superiore è Sabitzer che, in questa stagione, si è consacrato e con nove goal e sette assist è stato determinante per l’annata dei suoi. Non possiamo, ovviamente, non parlare di Olmo arrivato al Lipsia nel mercato invernale con l’obiettivo di insidiare il Bayern Monaco. Missione fallita considerando anche le difficoltà iniziali del talento spagnolo; il prossimo anno deve essere quello della consacrazione.

Werner e un futuro tutto da scrivere

Un capitolo a parte lo merita Werner attaccante che ha realizzato ventotto goal e otto assist trascinando i suoi al terzo posto. Giocatore fondamentale non solo per l’apporto realizzativo ma anche per il modo in cui permette alla squadra di sviluppare il gioco offensivo; la sua partenza rischia di essere un serio problema in ottica Champions (contro l’Atletico Madrid, senza il numero undici, la bilancia pende decisamente a favore dei Colchoneros). Pensando al prossimo campionato sarà un banco di prova fondamentale per il Lipsia che dovrà restare ad alti livelli nonostante l’assenza del giocatore più importante. La società, come sostituto, ha scelto Hwang; l’attaccante sudcoreano ha caratteristiche diverse da Werner e servirà un lavoro importante da ambo le parti per far funzionare alla perfezione questo matrimonio.

Le ambizioni del club

La società, quando il club è salito in Bundesliga, è stata piuttosto chiara: l’obiettivo deve essere il Meisterschale; arrivarci il prossimo anno sembra piuttosto complicato e allora il Lipsia deve continuare questo percorso cercando di migliorare il posizionamento in classifica, levare i momenti di buio totale (post lockdown la squadra non è mai riuscita a vincere in casa) e provare a puntare alla DFB-Pokal. Sarà curioso vedere il club con un Werner in meno ma la struttura è importante, i giocatori di talento ci sono e bisogna continuare a lavorare per arrivare nel minor tempo possibile al titolo.

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