Covic, Klinsmann, Nouri e Labbadia; quattro allenatori per una stagione vissuta sulle montagne russe. L’Hertha Berlino ha disputato il solito campionato in cui avrebbe potuto fare di più; il fatto di non aver trovato un equilibrio a livello di guida tecnica ha sicuramente influito sulle prestazioni di una squadra con un buon tasso tecnico. Alla fine è arrivato un decimo posto frutto soprattutto dei sei risultati utili consecutivi ottenuti dal ventotto febbraio al trenta maggio; un percorso che aveva fatto sognare Lukebakio e compagni nella qualificazione alla prossima Europa League. L’obiettivo europeo è rimandato alla prossima stagione dove l’Hertha deve obbligatoriamente trovare più continuità.
Se il Leverkusen viene chiamato Nerverkusen, l’Hertha Berlino è la squadra del vorrei ma non posso. Un club con un buon tasso tecnico che però non riesce mai a dare continuità all’interno della stessa stagione. Quest’anno, oltre ad una fase difensiva non proprio solidissima, il problema è stato nel rendimento di un giocatore incapace di rispettare le attese. Stiamo parlando di Piatek, arrivato nel mercato invernale dal Milan; l’attaccante polacco non ha saputo dare un contributo realizzativo importante visti i soli quattro goal. I migliori marcatori della squadra sono stati Lukebakio e Ibisevic; il primo ha mostrato di essere un giocatore completo dotato di gran fisico ma anche buona qualità. Molto diverso il discorso da fare per il bosniaco che, ancora una volta, è stato l’elemento più importante in grado di guidare i suoi compagni specie dal punto di vista caratteriale. Oltre a lui merita una menzione particolare Cunha; il brasiliano, dotato di una tecnica superiore, ha messo in mostra le sue qualità nella stagione che deve lanciarlo a grandi livelli. La trequarti dell’Hertha è stato il reparto più efficace all’interno di un campionato da otto-volante; oltre alla difesa, infatti, anche il centrocampo ha avuto delle difficoltà e non sempre è riuscito a dare il giusto equilibrio alla squadra.
L’arrivo di Labbadia ha sicuramente restituito alla squadra una precisa identità di gioco; il tecnico è stato bravo nel sapere sfruttare al meglio le caratteristiche della propria rosa. Ibisevic e compagni, nonostante una sola vittoria nelle ultime cinque, hanno mostrato di avere le capacità per disputare una Bundesliga di buon livello. E proprio questo deve essere l’obiettivo della prossima stagione per l’Hertha Berlino obbligato a lottare per l’Europa League
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