La solita stagione del Borussia Dortmund; le Wespen hanno chiuso al secondo posto ma i rimpianti sono tanti. Il Bayern Monaco, da quando è arrivato Flick, è stato praticamente perfetto ma il BVB ha confermato i soliti difetti. Squadra forte ma incapace di trovare quella continuità necessaria per impensierire un colosso come i bavaresi. Favre è stato confermato nonostante qualche dubbio ma, probabilmente, è stata la scelta migliore; il tecnico, alla guida del club dal duemiladiciotto, può costruire qualcosa di importante considerando anche gli arrivi di Haaland e Can che hanno avuto un impatto decisamente positivo sulla squadra.
Borussia Dortmund, una stagione come le altre
Il lupo perde il pelo ma non il vizio; detto che si può tranquillamente adattare al Borussia Dortmund, una squadra ricca di talento ma a cui manca sempre il centesimo per arrivare all’euro. Quest’anno, però, la squadra è migliorata dal punto di vista difensivo concludendo al quarto posto tra le retroguardie meno battute; il problema sono stati i punti persi nel corso della solita stagione disputata dal BVB. Favre ci ha impiegato del tempo ma, alla fine, ha trovato il sistema di gioco perfetto per la sua squadra; un 3-4-2-1 in cui Hummels è stato il perno della difesa e, con la sua esperienza, ha guidato tutto il reparto. Ruolo fondamentale, all’interno di questo modulo, lo hanno avuto gli esterni; Guerreiro e Hakimi, infatti, sono stati una fonte di gioco fondamentale (tredici goal e dodici assist in due) e da questo punto di vista la partenza del giocatore marocchino potrebbe rappresentare un bel problema. In mezzo al campo tre giocatori per due posti: Can, Witsel e Brandt. Forza fisica, intelligenza tattica, qualità tecniche e capacità di tenere uniti i reparti le loro caratteristiche principali. Due parole in più le merita l’ex centrocampista bianconero considerando come si è imposto prendendo immediatamente per mano la squadra. Passando all’attacco non si può non iniziare da Haaland, il cui arrivo ha aumentato la pericolosità del Dortmund; con l’infortunio di Alcacer, infatti, la squadra aveva perso quel peso offensivo che l’arrivo del norvegese ha restituito. Giocatore fortissimo che ha mostrato subito una grande intesa con Sancho; l’esterno inglese, uno dei giovani più forti nel suo ruolo, è stato il giocatore più determinante del Borussia con diciassette goal e sedici assist. Numeri impressionanti ma che dimostrano le qualità del classe 2000 abile nell’uno contro uno e assolutamente devastante in campo aperto. L’ultimo elemento dell’attacco, Hazard, completa un tridente di tutto rispetto.
Le ambizioni del club
La cessione di Hakimi (sostituito da Meunier) porta caratteristiche diverse al Dortmund che, sempre in ottica mercato, deve provare a non perdere Sancho. Dal punto di vista degli obiettivi, il Borussia deve obbligatoriamente lottare per il Meisterschale; per farlo, però, serve trovare la giusta continuità considerando come il Bayern Monaco difficilmente perde punti. Oltre alla Bundesliga il BVB può puntare alla DFB-Pokal mentre in Champions League ha le possibilità per arrivare almeno agli ottavi di finale.