Una stagione di altissimo livello quella disputata dallo Stoccarda e i dubbi erano veramente tanti; il club, infatti, tornava in Bundesliga e le differenze tra il massimo campionato tedesco e la Zweite sono tante. I ragazzi di Matarazzo, però, hanno dimostrato di non soffrire il salto di qualità proponendo un calcio tanto offensivo quanto produttivo; alla fine è arrivato un nono posto con la squadra a giocarsi, fino all’ultima giornata, la qualificazione alla Conference League. L’ingresso in Europa non è arrivato ma la squadra può ugualmente ritenersi soddisfatta per aver disputato una stagione, probabilmente, al di sopra delle aspettative.
Stoccarda, ora bisogna confermarsi
Dalla promozione in Bundesliga al nono posto con la qualificazione europea sfiorata; un percorso straordinario dove gran parte del merito va al tecnico. Matarazzo, infatti, ha dato una precisa identità di gioco ai suoi ragazzi; un 3-4-2-1 con tanta qualità sulla trequarti e una punta diventata il perfetto terminale offensivo della squadra. Kalajdzic è stato il capocannoniere della squadra con sedici gol e cinque assist; attaccante forte fisicamente e con discrete qualità tecniche potrebbe essere uomo mercato in questa sessione estiva. Non possiamo non citare, tra i protagonisti, Wamangituka; il classe 1999 è stato devastante sulla corsia di destra con la sua esplosività e la capacità di inserimento.
Cosa è mancato allo Stoccarda per prendersi l’Europa? La malizia della grande squadra che, in alcuni momenti, avrebbe dovuto gestire diversamente alcune situazioni e i punti in casa. Partendo dal presupposto che, senza pubblico, il fattore casa-trasferta viene meno è da sottolineare come la maggior parte dei punti siano arrivati lontano dalla Mercedes-Benz Arena. Dopo una stagione comunque positiva arriva il difficile; lo Stoccarda deve in primis evitare il confermarsi e provare a fare lo stesso percorso dell’Union Berlino. Il settimo posto è alla portata di una squadra che ha dimostrato di poter stare nelle prime posizioni del campionato.