Alla fine è arrivato un quinto posto; l’Eintracht Francoforte ha sognato per tutto l’anno la Champions League salvo poi crollare nell’ultimo mese dove, in sei partite, sono arrivate solamente due vittorie (contro il Friburgo a giochi già fatti). Un quarto posto mancato, principalmente, per propri limiti; le Adler, oltre ad una stanchezza evidente, hanno mostrato poca forza mentale nel momento in cui bisognava stringere i denti per tagliare il traguardo. Superata la delusione bisogna rialzare la testa e vedere il lato positivo di una Bundesliga disputata, probabilmente, sopra le aspettative.
Eintracht Francoforte, da André Silva a Jović
Dal nono posto della passata stagione al quinto di quest’anno con il ritorno in Europa; l’Eintracht Francoforte ha disputato una grandissima stagione e la Champions sarebbe stata la ciliegina sulla torta. I ragazzi di Hutter pagano il crollo, fisico ma anche mentale, dell’ultimo mese; la sconfitta in casa del Leverkusen ha rappresentato la svolta, in negativo, di una squadra incapace di tenere il passo di Dortmund e Wolfsburg. A nulla è bastato lo straordinario rendimento di André Silva autore di ventotto gol e secondo, nella classifica marcatori, solo ad un Lewandowski non umano. Chi è mancato, invece, è stato Jovic; l’attaccante serbo, acquistato a gennaio con l’obiettivo di rilanciarsi nella squadra in cui è diventato grande, non è riuscito a dare il contributo sperato da tecnico e tifosi.
Arriva Glasner
L’Eintracht proverà a tornare in Champions League l’anno prossimo e il primo tassello è già stato messo; dal Wolfsburg arriva Glasner, tecnico artefice del quarto posto dei lupi di Germania. L’allenatore gioca con il 4-2-3-1 e, da questo punto di vista, la squadra dovrà essere probabilmente rivista essendo abituata a stare in campo con il 3-4-2-1. Il futuro dell’Eintracht è tracciato, la squadra è ambiziosa e vuole essere competitiva su più fronti; Glasner è pronto a questa nuova sfida.