Il Rhein-Mein-Derby apre la decima giornata di Bundesliga: alla Opel Arena il verdetto finale è un 1-1 che accontenta tutti e nessuno. Primo tempo avaro di emozioni, ma in campo c’è elettricità e si sente. A sbloccare è un episodio, Wolf soffia il pallone a Brosinski sulla linea di fondo e crossa basso, Bell infila nella propria porta. Vantaggio meritato per gli uomini di Kovac, ma nella ripresa il Mainz entra in campo con un piglio differente e perviene al pareggio con Sardar, su assistenza di Muto. Sale a 15 l’Eintracht, 11 punti per il Mainz. Segnali positivi per entrambi i tecnici, il risultato finale rispecchia i valori visti in campo.
I capitolini strappano tre punti pesantissimi tra le mura amiche, ritrovando la vittoria in Bundesliga dopo 4 giornate di digiuno. Dardai prova a giocarsi Lazaro come carta a sorpresa, ma a decidere sono i due centrali di difesa. All’inizio il più attivo è per la verità Kostic, il cui ritorno si fa sentire, ma l’Amburgo si mostra mentalmente debole: l’avvitamento di Stark sul corner di Plattenhardt vale l’1-0 e fredda l’entusiasmo ospite dopo 17 minuti. I padroni di casa gestiscono senza affondare, poi nella ripresa Rekik ricalca il copione e fa 2-0 Hertha. Il classe 2000 Arp riapre all’improvviso una sfida già chiusa – scrivendo una pagina di storia, essendo il primo nato nel terzo millennio a segnare in Bundesliga – ma i suoi compagni non riescono a dare seguito al suo gol. Berlinesi a 13 punti, Amburgo terzultimo a 7.
Reazione rabbiosa dei Fohlen all’1-5 subito in casa dal Leverkusen: violato il campo dell’Hoffenheim, che non perdeva in casa in Bundesliga dall’ultima giornata della stagione 2015/16. 1-3 il finale, con Nagelsmann che decide di lasciare in panchina per Kramaric, Rupp e Zuber. Hecking improvvisa dal centrocampo in su, con Grifo per l’assente Raffael. Out Kramer. Non pesano le assenze, il Gladbach riparte in maniera pungente ma imprecisa. Subito l’italiano ex Friburgo colpisce un palo, ma l’Hoffenheim è vivissimo con i tagli dei centrocampisti. Ritmi elevati, la gara si sblocca con una giocata: Demirbay di sinistro, di potenza, sotto la traversa. All’ora di gioco finalmente Hazard capitalizza un contropiede e chiama la rimonta. La perfeziona un numero pazzesco di Grifo al limite, ne salta due come birilli e permette a Ginter di calciare col destro: 1-2. Vestergaard da ex chiude la pratica su azione da corner. Gladbach sesto, 17 punti; uno in meno per l’Hoffenheim.
Il derby del Reno è del Bayer Leverkusen: 2-1 di rimonta sul Colonia in una gara che per la verità regala poche emozioni. Herrlich riparte dalla ripresa del Borussia-Park lasciando in panchina Alario, mentre Stoger sceglie il 4-4-2 d’emergenza con Guirassy al fianco di Osako. Proprio il francese sblocca il punteggio lavorando e mettendo in rete un pallone a centro area: difesa nella circostanza piuttosto rivedibile. Reazione rabbiosa per le Aspirine, soprattutto nella ripresa: stavolta Alario subentra e illumina, pesca taglio di Bailey alle spalle della difesa, palla aggiustata e sinistro del giamaicano che vale l’1-1. Equilibrio totale, Leno è chiamato a una grande parata sul primo segnale da parte del Colonia dopo un lungo silenzio. Il gol, però, lo fa il Leverkusen: Sven Bender chiude la rimonta sotto porta in girata a un quarto d’ora dal termine. Il Var annulla il timbro finale a Volland, ma il fanalino di coda non reagisce. 2-1 Bayer, quinto risultato utile consecutivo: 15 i punti per gli uomini di Herrlich. Sempre in fondo, a 2 punti, il Colonia.
Domenico Tedesco perde un’enorme occasione per rientrare in zona Champions League. Il suo Schalke 04 si fa beffare in casa dal Wolfsburg: un gol di Divock Origi nel recupero – tap in morbido, in allungo, su sponda decisiva di Mario Gomez – fissa il risultato finale sull’1-1. Alla Veltins Arena i padroni di casa scendono in campo con un modulo iper-offensivo con Harit e Meyer intermedi, schieramento che produce una buona dose di occasioni, anche se la gara viene sbloccata da un rigore di Nabil Bentaleb, glaciale. Arriva anche un palo di Harit, oltre a una punizione di Oczipka che non si insacca per centimetri. Mario Gomez, rientrato dopo un mese e mezzo, si vede prima annullare un gol, poi ha una grossa chance dal dischetto, ma scivola clamorosamente e calcia alto. L’ex Viola si vendica nel finale: sponda per Origi, 1-1 finale. Schalke a 17, Wolfsburg a 9, al quinto pareggio consecutivo in Bundesliga.
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